Cosa ci dicono i più recenti dati sugli ospedali del nostro Paese. Sussiste una moltitudine di criticità e di situazioni difficili con le quali il personale medico, sanitario ed infermieristico deve convivere tutti i giorni.
I dati sugli ospedali italiani parlano di una situazione molte volte difficile e che deve fare fronte a delle emergenze continue ogni giorno. Con cadenza quotidiana si presentano situazioni complicatissime che solo con la caparbietà del personale medico possono essere affrontate.
Ad esempio, molte volte sentiamo parlare di aggressioni al personale medico da parte di gente esagitata ed ignorante che non capisce una spiegazione e non accetta una risposta diversa da quella che è la propria volontà. E poi ci sono carenze di personale, di strumentazioni ed apparecchiature e di posti letto tali da portare all’accadere di episodi ai limiti dell’impensabile.
L’emergenza sanitaria vissuta nel 2020 con il lockdown e la pandemia portò tantissimi impiegati del settore sanitario a fare mille e più salti mortali al giorno. Le immagini degli infermieri con il segno delle mascherine a scavare solchi profondi sui loro volti ce le ricordiamo tutti. Così come le tante morti da parte di queste persone che hanno letteralmente dato la loro vita per salvare quella di tantissimi pazienti.
Già tante volte infermieri ed altre figure di operatori sanitari sono costretti a dovere rimanere in ospedale per più del loro turno consueto. Ora si sta anche parlando di introdurre in Europa ed in altri Paesi del mondo i turni fatti di 12 ore si servizio. Una cosa che ha trovato l’apprezzamento di 7 infermieri su 10 nel nostro Paese, e di ben il 95% di loro tra gli operatori del 118.
In questo cambiamento verrebbe visto un calo dei periodi di stress tra il personale. Infatti aumentare la giornata lavorativa dei giorni feriali potrebbe comunque portare ad avere più giorni di riposo a disposizione. Inoltre i turni da 12 ore consentirebbero di seguire meglio i pazienti.
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Andrebbero risolti alcuni problemi importanti, come ad esempio quello che riguarda lo scarso numero proprio di infermieri. In alcune Regioni la situazione è davvero critica, in tal senso. Le statistiche riferiscono di come in Italia ci siano più dottori che infermieri. I medici sono più di seicento per ogni centomila abitanti, stando ad alcune rilevazioni ufficiali. Questo porta i più giovani che si sono specializzati proprio nel diventare medici a dovere aspettare.