Alcuni utenti hanno sollevato dei dubbi circa i possibili danni del consumo di alloro in cucina sul nostro organismo: cosa c’è di vero?
Utilizzato de millenni in cucina per la preparazione di tantissime ricette e decotti, l’alloro è una pianta considerata da sempre “sacra”, dotata di un simbolismo profondo sin dall’antica Grecia. Sin dai tempi antichi, le foglie di alloro, che simboleggiavano la vittoria, il coraggio e il successo, erano sfruttate in casa in tantissimi modi. Ma non solo.
Oltre a celebrare trionfi militari e sportivi, nonché per onorare la salma di un defunto, l’alloro era usato anche come pianta medicinale per curare diversi problemi della pelle o dello stomaco. Inoltre, nell’antica Roma, dove l’alloro rappresentava il simbolo del potere e dell’immortalità, si era soliti appenderlo alle pareti, sui mobili o sulle statue, per dare un tocco di sacralità e per profumare gli ambienti.
L’alloro è davvero velenoso per l’organismo: il mito da sfatare sui danni che si rischiano
Proprietà medicinali di incredibile effetto, profumazione degli ambienti di casa, rimedio naturale contro gli insetti invadenti che entrano nel nostro spazio e gusto intenso per arricchire le pietanze. Insomma, l’alloro è una pianta fantastica e dai mille utilizzi casalinghi. Le foglie di alloro si consumano sia fresche che essiccate, hanno un profumo intenso e un sapore ricco.
Tuttavia, recentemente, molti utenti hanno sollevato dei dubbi circa la sua tossicità, se consumata in grosse quantità, ai danni del nostro organismo. Cosa c’è da sapere? Tutto ciò sembra così assurdo, visto che l’alloro viene impiegato da millenni per molteplici situazioni, come abbiamo accennato. In cucina, poi, è davvero un ingrediente sempre presente.
In realtà, per fare chiarezza, occorre ribadire che di alloro esistono diverse varietà. La varietà più comune, quella che utilizziamo, è la Laurus Nobilis, una pianta totalmente innocua. Tuttavia, esistono altre varietà di alloro, che sono velenose, e che si utilizzano soltanto come piante ornamentali, come ad esempio il Lauroceraso, contenente acido cianidrico.
I semi del Lauroceraso sono velenosi per l’uomo e non devono mai essere consumati. L’olio estratto dalle foglie, invece, in certi casi si sfrutta per creare distillati, calmanti per la tosse e liquori. Altra varietà pericolosa, la più pericolosa di tutte, è l’alloro rosa, tossica in tutte le sue parti. Questa, a differenza del Lauroceraso, è addirittura mortale per l’uomo.
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Comunque sia, bisogna stare tranquilli, è quasi impossibile confondere queste varietà tra loro, essendo tutte e tre diverse. L’alloro rosa, ad esempio, presenta foglie esili e allungate, con fiori grandi e profumati, di colore rosso, rosa o bianco. Il Lauroceraso, invece, presenta foglie grosse, carnose e arrotondate, verde brillante, prive di odore. L’alloro Nobilis, che è quello che tutti noi utilizziamo in casa, ha foglie verde scuro, profumatissime, dalla forma affusolata e sottile.
