Conosci i sintomi dell’allergia e dell’intolleranza al latte e quali sono le differenze tra loro? In molti pensano che siano la stessa cosa, ma non è così.
A causare l’allergia al latte è una reazione del sistema immunitario nei confronti di alcune sostante di questo alimento. Solitamente vengono prodotti degli anticorpi contro alcune proteine del latte che interagiscono con altre cellule dell’immunità che riversano chimici mediatori nei tessuti e causano uno stato infiammatorio come rossore, dolore, gonfiore e afflusso di sangue.
In molti casi le proteine che causano l’allergia sono quelle del siero e le caseine e può interessare anche il sistema cardiocircolatorio e respiratorio, si può infatti andare incontro ad una grave difficoltà respiratoria per via dello shock anafilattico.
I sintomi che possono manifestarsi sono diversi, tra questi: prurito orale, vomito, shock anafilattico, diarrea, orticaria, sangue nelle feci, stitichezza, reflusso e altri ancora.
Sai come trattare l’allergia? Ciò dipende dal modo in cui si manifesta, se si tratta di una forma lieve per bloccare la reazione allergica è sufficiente la somministrazione di farmaci antistaminici. Questo però non basta nei casi più gravi, quando ad esempio si verifica la restrizione delle vie respiratorie e un’elevata diminuzione della pressione sanguigna.
Quando l’allergia si manifesta in forma grave intervenire tempestivamente è fondamentale, chi ne soffre infatti potrebbe anche morire. È importante sapere che la più efficace terapia per bloccare la reazione allergica in questi casi è l’iniezione di adrenalina. Solitamente chi è consapevole di essere allergico oltre a fare molta attenzione ad evitare l’assunzione di latte deve sempre portare con sé un autoiniettore che contiene adrenalina in modo tale da poter intervenire all’istante in caso di reazione allergica.
Per una corretta diagnosi dell’allergia solitamente il medico prende in considerazione i sintomi che si sono manifestati nel paziente e li monitora. Si possono fare dei test allergologici molecolari e classici come il ‘rast test’ e il ‘prick’, un altro metodo utilizzato per scoprire se l’allergia dipende dal latte è quello di sottoporre il paziente ad un test di provocazione orale. In questo caso chi si sottopone al test mangia latticini o prodotti da forno con diversi dosaggi per valutare la sua soglia di reazione.
Molti confondono l’allergia al latte con l’intolleranza al lattosio, ma è importante precisare che sono due cose diverse. Nel secondo caso infatti l’organismo non è in grado di produrre gli enzimi necessari per danneggiare una o più molecole che si trovano nel latte. Ciò significa che l’individuo che ne soffre non riesce a digerire uno dei componenti di questo alimento. Il più delle volte l’organismo della persona che è intollerante al lattosio non produce l’enzima che divide il lattosio in due più semplici unità zuccherine.
Se sospetti di essere intollerante al lattosio nei successivi collegamenti puoi scoprire altre utili informazioni, cioé:
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Un’altra differenza tra allergia e intolleranza riguarda il momento in cui i sintomi si manifestano. Solitamente la prima si manifesta in tenerissima età, spesso già al secondo mese di vita nei neonati che bevono latte artificiale e durante lo svezzamento in quelli allattati al seno. L’intolleranza invece può manifestarsi a qualunque età. Succede in molti casi agli adulti a causa di una deregolazione della produzione dell’enzima, soprattutto a causa dell’eliminazione nell’alimentazione del latte.