Spesso, prendere una decisione lucida nella vita non è semplice, e così si agisce di impulso, ma c’è il trucco per non sbagliare.
La vita presenta sempre delle scelte, situazioni particolari che richiedono una scelta precisa, e che magari sono destinate a condizionarci per il resto dei nostri giorni. Scegliere in modo lucido non mai semplice, e frequentemente si agisce di impulso, rischiando così di commettere errori e di avere rimpianti. A tal proposito, esiste un trucco per aiutarci a decidere.
Si chiama illeismo, ossia la pratica di parlare con se stessi, ma in terza persona. Se il pensiero semplice comporta un dialogo con sé in prima persona, l’illeismo permette questo distaccamento, ed è come se ci giudicassimo dall’esterno, parlando con un’altra persona. Si tratta di un espediente retorico che viene utilizzato sin dai tempi antichi, soprattutto dai politici o dagli artisti.
Questa pratica retorica sicuramente aiuta a guardare i fatti per quello che sono nella realtà, e a confrontarli in modo imparziale. Secondo alcuni studi di psicologia, parlare di sé in terza persona comporta diversi benefici cognitivi, e di certo è un valido aiuto per prendere decisioni importanti e in maniera lucida. Parlare di sé in terza persona, anestetizza le emozioni. In questo senso, si contrasta l’impulsività, guardando la situazione con occhio più critico, più indagatore e saggio.
È come se ci si staccasse dal proprio corpo. A testimonianza dell’efficacia di questo trucco, possiamo citare uno studio condotto all’Università di Waterloo, in Canada, guidato dal professor Igor Grossman. Secondo Grossman, per prendere decisioni sagge, occorre possedere diversi fattori. Tra questi, ci sono l’umiltà intellettiva, il rispetto per le idee altrui, l’accettazione di alcuni compromessi. È grazie a questi fattori che si riesce a mantenere lucidità.
Il test utilizzato da Grossman prevedeva una seduta di gruppo, durante la quale ogni studente avrebbe dovuto esporre un problema personale. Durante la seduta, al posto di confrontarsi singolarmente con ogni studente, oppure, al posto di far eseguire dei test scritti, il professore ha avuto un’idea brillante. Ogni partecipante avrebbe dovuto dare una risposta, davanti a tutti e ad alta voce, dopo aver esposto il proprio problema.
La risposta, poi, sarebbe stata esaminata dagli altri partecipanti, analizzando i pro e i contro. Il test elaborato da Grossman testimonia l’importanza delle relazioni sociale nella vita quotidiana e l’importanza del confronto con gli altri, anche per le questioni intime. Se ci si estranea dal proprio corpo, quindi, si riflette in maniera più distaccata e saggia, dunque si prendono scelte migliori.
Per farlo, ovviamente, occorrono i fattori a cui abbiamo fatto riferimenti in precedenza. Le persone che parlano di se stesse in terza persona, inoltre, non solo sono più umili intellettualmente, ma sono anche più equilibrate e rilassate, riuscendo ad allontanare più velocemente, rispetto alle altre, lo stress, la delusione, la frustrazione e la tristezza. Insomma, se si sta prendendo una decisione e non si sa cosa fare, l’illeismo è la tecnica psicologica adatta per non sbagliare.