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Attenzione ai ristagni: come evitarli quando coltivi l’orto

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Occorre sempre badare ad evitare questa situazione ed a fare attenzione ai ristagni, che in pochissimo tempo potrebbero arrecare dei danni irreparabili.

Attenzione ai ristagni, in quanto possono comportare solamente degli effetti negativi per le nostre piante e per le nostre coltivazioni. Troppa acqua può finire infatti con il fare morire la vegetazioni in quanto comporta una accresciuta esposizione per le radici a marcire.

Una donna che innaffia l’orto (Canva – inran.it)

Le stesse radici risultano più difficilmente capaci di essere ossigenate ed in poco tempo la pianta o la coltivazione muore. Quindi attenzione ai ristagni, sempre. Questo vuol dire che dobbiamo fare attenzione alla frequenza con la quale irrighiamo i nostri vegetali.

Il rischio di vedere un accumulo di acqua però non dipende solo da dei possibili errori fatti quando innafiamo le piante. La cosa infatti può verificarsi pure nel caso in cui il terreno non sia adatto. Lo stesso deve essere capace di drenare per bene l’acqua. E sappiamo bene che ci sono terreni e terreni, di tipi diversi.

Attenzione ai ristagni, in che modo possiamo evitarli

Quelli costituiti prevalentemente da argilla per esempio non drenano l’acqua in modo efficace come fanno per esempio la sabbia od un fondo limoso. In questo caso si corre per l’appunto il pericolo di assistere a dei ristagni che avranno degli effetti nocivi sulle piante.

Irrigazione dell’orto (Canva – inran.it)

Quella del terreno è una indicazione importante che è capace di suggerirci come e quanto irrigare. Va detto che il sistema che non fa correre mai dei rischi è quello a goccia, perché fornisce acqua al suolo ed alle radici in maniera lenta, centellinata e comunque costante. Senza il rischio che si innaffi tutto in eccesso.

E con ciò si evitano anche l’evaporazione dell’acqua, il suo accumulo nel terreno e gli sprechi. Esistono anche altri metodi, come quello a pioggia, che però richiedono delle attenzioni specifiche per imparare quale sia la quantità di acqua ideale da applicare.

I vantaggi del sistema a pioggia sono dati dal fatto che viene raggiunta l’intera superficie a disposizione, in maniera più veloce ed intensa. Una via di mezzo è rappresentata, per finire, dalla irrigazione a microaspersione. Si tratta in pratica di una irrigazione a goccia ma in maniera diffusa come avviene con quella a pioggia.

Badiamo sempre a come si presenta il terreno

E pure qui bisogna badare bene a settare la quantità di acqua fornita in modo tale che non sia eccessiva. Inoltre è bene applicare queste ultime due quando siamo certi che il nostro terreno sia dotato di una buona capacità drenante.

Un orto con coltivazioni sottoposte a giusta irrigazione (Canva – inran.it)

Più in generale comunque esiste una regola nota a chiunque sia dotato di pollice verde. Ovvero: mai fare seccare il terreno del tutto. Lo stesso dovrà sempre essere mantenuto umido, e per fare ciò può bastare anche una piccola quantità di acqua, se parliamo di piante in vaso.

Ma lo stesso principio va applicato anche ad un orto, innaffiando sempre alla base ed evitando di bagnare le foglie. E poi ci sono alcuni trucchi come questo, che addirittura ti consentiranno di non innaffiare più le piante.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.