Quanto si dimagrisce con lo yoga? C’è senz’altro un ottimo aiuto se applichiamo ciò al buon proposito di perdere peso. Ecco come dimagrire con lo Yoga.
Dimagrire con lo Yoga, come si fa? Questa disciplina che è nata secoli e secoli fa in Oriente e che ormai è diffusa in qualsiasi parte del mondo è di grande aiuto non solo per trovare la pace dei sensi e per rilassare la mente e le membra. Infatti tutti i vantaggi ed i benefici che lo Yoga apporta possono essere impiegati anche allo scopo di perdere il peso in eccesso.
Per dimagrire con lo Yoga è possibile dedicare pochi minuti al giorno a determinati esercizi. Potremo anche chiedere maggiori lumi ad un istruttore qualificato, che senz’altro ci saprà dare le giuste indicazioni in merito. Proprio il fatto che la meditazione che entra in ballo è volta a fare rilassare le fibre del corpo rappresenta una caratteristica che può essere rivolta allo smaltire i chili di troppo. Insomma, dimagrire con lo Yoga è possibile e tale modo di perseguire la realizzazione spirituale finisce senza dubbio con l’aiutare il corpo a diventare migliore. Provare per credere, con queste cinque posizioni consigliate.
Dimagrire con lo Yoga, come cambia il corpo
Dando per scontato che sappiamo quali sono le basi fondamentali dello Yoga, con i giusti ritmi per la respirazione e la inspirazione, possiamo provare le seguenti posizioni:
Virabhadrasana, o posizione del guerriero: è utile per bruciare grassi e calorie ed al contempo per rassodare gambe e braccia. Ci si mette in piedi a gambe lievemente divaricate. Respiriamo lentamente e profondamente spostando il piede sinistro indietro di un metro e rivolgiamolo verso l’esterno. Quindi pieghiamo il ginocchio destro tenendo così la coscia ben parallela al suolo, con la gamba proprio dal ginocchio in giù perpendicolare al pavimento. Quindi solleviamo le braccia all’altezza delle spalle e rivolgiamo i palmi verso il basso. Inspiriamo allungando la colonna vertebrale verso l’altro. Manteniamo la posizione ripetendo a parti invertite.
Il Saluto al Sole
Surya Namaskar, il primo Saluto al Sole. Stiamo all’in piedi, mani giunt all’altezza del petto, inspirando lentamente. Alziamo le braccia al cielo e poi armoniosamente portiamo le mani accanto alle caviglie. Quindi posizioniamoci sul pavimento portando i piedi all’indietro.
Stiamo sempre sollevati sulle braccia, effettuando una flessione che ci accompagnerà a stare del tutto sdraiati a terra per qualche secondo. Quindi inarchiamo la schiena all’indietro, sempre tenendo le gambe a contatto con la terra. Poi solleviamo il bacino e formiamo una V rovesciata, con il vertice costituito dai glutei. Ripetiamo ancora.
Adho Mukha Svanasana. È la posizione del cane a testa in giù e serve a distendere la colonna vertebrale e ad ottimizzare il lavoro svolto dall’apparato circolatorio, oltre a rassodare tutti gli arti. Bisogna stare a quattro zampe e poi sollevare le ginocchia dal pavimento, tendendo pure le braccia mentre diamo una spinta in direzione dell’alto.
Il “ponte” e la “sedia”
Setu Bandha Sarvangasana: posizione del ponte. Allena i muscoli addominali, dei glutei e delle gambe e presuppone di metterci sdraiati di schiena a ginocchia piegata, con i piedi poggiati sul suolo. Solleviamo il bacino verso l’alto sempre restando con i piedi saldi a terra, e con le braccia lunghe attaccate ai fianchi.
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Utkatasana, o sedia yoga. Dobbiamo stare alzati in posizione eretta (Tadasana) tenendo le braccia ai lati del corpo, con i piedi uniti. Le braccia vanno spostate davanti al corpo, parallelamente al suolo, mentre pieghiamo le ginocchia ed abbassiamo il bacino, come a volerci sedere. Stando con i talloni a contatto col pavimento, troviamo l’equilibrio ideale per mantenere la posizione.
