I sorrisi falsi e di circostanza e come riconoscerli: si tratta di un qualcosa di fondamentale per potere capire chi si trova davanti a noi e quali sono le sue intenzione verso di noi.
Sorrisi falsi e di circostanza, come riconoscerli? Tutto sommato la cosa non è particolarmente difficile, anche se ci sono alcune persone che sanno ben dissimulare le loro intenzioni. E per fare ciò sono in grado di fare uso in maniera assai abile anche di quella che è la propria espressività.
Viene in mente quando descritto da Dante nella sua Divina Commedia, e più per la precisione nel canto XVII, nel descrivere il personaggio di Gerione. “La faccia sua era faccia d’uom giusto,/tanto benigna avea di fuor la pelle…e d’un serpente tutto l’altro fusto:/ due branche avea pilose infin l’ascelle;/ lo dosso e ‘l petto e ambedue le coste/ dipinti avea di nodi e di rotelle”. Gerione era il guardiano dell’ottavo cerchio dell’Inferno. Estrapolato direttamente dalla mitologia greca, il Sommo lo aveva dipinto come un essere con il volto da uomo giusto e con una espressione rassicurante. Ma tutto il resto era chimerico, fatto di zampe ferine, corpo di serpente e coda di scorpione. Tutti tratti che indicano la falsità e la malignità umane pronte a colpire il prossimo all’improvviso, a tradimento. E sul come riconoscerli, sorrisi falsi e di circostanza non vanno molto lontano da quella che è l’idea che Dante ci ha dato circa settecento anni fa. È importante essere a conoscenza di come individuare queste espressioni di negatività e di malevolenza.
Sorrisi falsi e di circostanza, come riconoscerli e come capire se un sorriso è falso
È tutta questione di empatia e del resto è molto facile individuare la differenza che passa tra sorrisi fatti tra persone che mal si sopportano o che magari ignorano il fatto di parlarsi alle spalle, anche in maniera reciproca, e sorrisi compiuti invece tra individui che si apprezzano e si stimano gli uni con gli altri.
È un po’ come i sorrisi che possiamo vedere nelle televendite. Secondo voi sono motivati dal fatto di essere felici di trovarsi lì in quella determinata situazione? Ovvio che no. È tutta apparenza, e molte volte l’apparenza stessa viene mal costruita. E tutto ciò che la stessa cerca di nascondere viene facilmente a galla. Ci sono anche delle rilevazioni appositamente compiute in ambito delle scienze comportamentali. E nelle quali sono state messe a confronto le reazioni di alcuni soggetti chiamati a sorridere rispettivamente immaginando di trovarsi davanti un soggetto immaginario e quando invece sono stati posti davanti ad altre persone con le quali erano entrate in confidenza.
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Chi è particolarmente bravo a carpire le sfumature delle espressioni facciali poi si renderà conto che un sorriso vero e sincero comporta una maggiore contrazione dei muscoli facciali. Osservate quindi sempre per bene gli occhi. Più righe ci sono e più chi vi sta sorridendo in quel momento lo starà facendo con la sincerità che vorremmo sempre trovare negli altri.
