C’è uno studio che illustra il come ed il perché i bambini italiani sono più bassi di tanti altri loro coetanei nel mondo. La spiegazione è sorprendente.
C’è un allarme non da poco che riguarda le nuove generazioni che nascono nel nostro Paese. Si tratta di una situazione che fa riflettere e che tiene banco ormai da decenni. E secondo gli esperti le spiegazioni sarebbero tante. La cosa riguarda una espansione sempre più marcata di stature medio-basse a scapito di quelle più elevate.
I bambini italiani sono tra i più bassi che ci siano. Se ne parla sulla rivista specializzata di settore “Nature”, dove viene riportato che proprio l’altezza media che contraddistingue i bambini ai giorni nostri è da ritenere un fattore del benessere totale, dello stile di vita intrapreso e di quelle che sono le abitudini medie intraprese, specialmente a tavola. Ne è venuto fuori che proprio in Italia l’altezza media dei nuovi nati si è rivolta verso il basso. C’era una tendenza a mostrare bimbi più alti tra coloro che vivevano in città piuttosto che in aree di campagna. Ora però questa differenza si è assottigliata, ed i bimbi di città risultano essere più bassi.
Tutto quanto dipende dalla alimentazione, dalle possibilità di accesso che si ha ai servizio sociosanitari ed anche da fattori che riguardano il patrimonio genetico. Tutte queste rivelazioni sono frutto di uno studio durato trent’anni, dal 1990 al 2020, e che ha avuto luogo in ben 194 Paesi in tutto il mondo. Si tratta in pratica dell’intero pianeta, visto che le nazioni in totale sono 196. Soggetti dello studio sono stati bambini, adolescenti e giovani di età compresa fra i 5 ed i 19 anni.
I bambini italiani sono più bassi degli altri, perché?
Più di trent’anni fa coloro che vivevano nei grandi centri urbani risultavano essere mediamente più alti dei loro coetanei che si trovavano invece in campagna. Questa cosa però ha subito delle modifiche evidenti, specialmente nei Paesi del mondo industrializzato in Occidente.
Gli studiosi che hanno condotto questo studio hanno provato a spiegare il tutto parlando di come in città ci siano maggiori rischi di essere esposti a povertà e di subire quindi degli svantaggi anche netti in termini di alimentazione, sanità, risorse economiche e sociali e molto altro.
Per quanto concerne l’Italia si parla di raggiungimento del “target genetico”, ovvero di un punto massimo che per gli esperti in salute pediatrica del Policlinico Gemelli di Roma non può essere superato. Un miglioramento delle condizioni generali di vita ha portato ad un aumento dell’altezza media da inizio ventesimo secolo fino al 2016 di circa 11 cm.
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Gli esperti hanno sottolineato come anche la cattiva alimentazione possa giocare un ruolo decisivo in tutto ciò. Aumentare di peso in maniera superiore rispetto a quella che dovrebbe essere la forma base fa si che i grassi in eccesso porti alla formazione delle cartilagini di accrescimento in maniera precoce.
Risultato? I ragazzi in sovrappeso avrebbero maggiore probabilità di essere meno alti. Ma anche altre situazioni negative, come stress, abuso di farmaci, depressione, non fanno per nulla bene nell’ambito di questo discorso.
