Febbre Spaccaossa: la nuova variante si sta diffondendo | A cosa fare attenzione

Recentemente è scattato l’allarme per una febbre definita spaccaossa, con diversi focolai scoppiati in Europa: vediamo di cosa si tratta.

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Ragazza con febbre (Canva – Inran.it)

Negli ultimi giorni si sta diffondendo in Europa una nuova tipologia influenzale causata da 4 virus simili, la Dengue, detta anche febbre spaccaossa. La prima conferma di questo caso è stata data per una donna inglese, il cui contagio è avvenuto a Nizza, in Francia. Questo tipo di febbre si trasmette tramite zanzare Aedes.

In Francia sono stati individuati tre focolai e in Italia alcuni casi legati a viaggi all’estero. Il vero problema, però, risiede nel fatto che con i cambiamenti climatici in atto, l’Europa diventerà sempre più soggetta a questo tipo di infezione. L’infezione è anche conosciuta come febbre rompighiaccio, poiché la puntura della zanzara Aedes provoca un dolore davvero intenso.

Dengue, la febbre spaccaossa che spaventa l’Europa: i sintomi

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Zanzare Aedes (Canva – Inran.it)

La donna inglese punta dalla zanzara e che ha contratto l’infezione ha avuto febbre altissima, mal di testa nella zona dietro gli occhi, dolori muscolari e anche eruzioni cutanee diffuse su tutto il corpo. Dal momento che, a causa dei cambiamenti climatici, l’infezione potrebbe diffondersi sempre più rapidamente, è importante sorvegliare il virus e comprenderne il più possibile la diffusione.

La comparsa dei sintomi della Dengue avviene a distanza di poco meno di una settimana dalla puntura di zanzara. Oltre ai sintomi citati prima, possono verificarsi anche nausea e vomito. In casi più estremi, anche difficoltà respiratorie. Tuttavia, non bisogna andare nel panico, dato che il rischio di morte è basso, circa l’1% dei casi.

Diventa molto più rischioso quando si tratta della forma emorragica. In quest’ultimo caso, la percentuale di mortalità può arrivare fino al 40%. Circa il 75% di casi passa inosservato, almeno nel caso di infezione contratta per la prima volta. La seconda infezione invece può essere più pesante a livello di reazioni. È importante sapere che, attualmente, non esistono cure per questa infezione.

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Esiste un vaccino che però non è altamente consigliato, poiché potrebbe causare lo sviluppo di malattie gravi. Alcuni vaccini alternativi sono attualmente in fase di sviluppo. In Italia, ogni anno sono segnalati decine di casi di questa malattia, ma al momento si tratta di infezioni contratte all’estero e non nel nostro paese. Tipicamente, si tratta di viaggiatori al ritorno da visite in America Latina, Sud Est asiatico e Africa.

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