Dionaea: come coltivare una delle piante carnivore più affascinanti di tutte

Come coltivare una delle piante carnivore più belle in circolazione? Scopri tutti i segreti riguardanti la dionaea e come prendersene cura.

Come coltivare la dionaea
Dionaea (Canva – Inran.it)

La Dionaea, comunemente chiamata Venus Flytrap o venere acchiappamosche, si trova in natura nella pianura costiera della Carolina del Nord sud-orientale e della Carolina del Sud nord-orientale. La pianta è sorprendentemente adattabile, considerando la sua ristretta distribuzione in natura. Se si creano le condizioni giuste, diventa anche un’ottima pianta da appartamento. Per crescere sane, infatti, le piane carnivore come questa hanno bisogno di condizioni particolari.

Come coltivare una delle piante carnivore più incredibili: la Dionaea

come crescere Dionaea
Dionaea (Canva – Inran.it)

Pochi e semplici accortezze portano ad una corretta cura della pianta carnivora più affascinante da poter tenere in casa. Innanzitutto, se si ha acquistato la Dionaea dal fioraio o in un vivaio, probabilmente è avvolta da un involucro di plastica che serva a proteggere la pianta durante il trasporto dal negozio a casa. Involucro che diventa inutile una volta che è al sicuro a casa e che è essenziale togliere per non soffocare la pianta.

Per quanto riguarda il vaso, ne basta anche uno piccolo, in quanto le sue radici non necessitano di molto spazio e non vanno nemmeno in profondità. Se proprio si vuole rinvasarla, attendere che si sia abituata al nuovo clima prima di procedere. Preferire poi un vaso con 8 centimetri di diametro e 10 centimetri di altezza e il terriccio deve essere una miscela tra muschio di torba e sabbia silicea

Come per tutte le piante, anche questa carnivora ha bisogno di acqua per vivere. Il modo più efficace per innaffiarla è quella di posizionare il vaso in un piattino in cui mantenere 2 centimetri di acqua. In questo pattino, l’acqua non deve mai mancare. Tuttavia l’acqua da usare non è quella del rubinetto, bensì quella distillata, piovana o acqua dall’osmosi.

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La Venere acchiappamosche, ha bisogno di luce solare naturale almeno 6 ore al giorno e nel caso non sia possibile, bisogna procurarsi una lampada a LED con luce bianca. Per controllare che sia in salute, far scattare spontaneamente le sue trappole e se è reattiva è decisamente un buon segno.

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