Per il benessere psicologico dei cittadini, in ogni città dovrebbe vigere la regola del 3-30-300 che riguarda gli alberi in città.
Per promuovere il verde urbano e portare benessere a tutti i cittadini, ogni zona urbana dovrebbe mettere in pratica la regola del 3-30-300. Di cosa si tratta? È una strategia per riportare il verde in città e ripopolare ogni area con alberi. Una legge inventata oltre tre decenni fa, seguendo alcuni calcoli, ma quasi mai messa in pratica dai singoli paesi e dalle singole città. Un vero peccato.
Gli alberi sono un fonte preziosa per la salute del pianeta, questi contrastano lo smog, attutiscono i rumori, diffondono ossigeno e alleviano il caldo. Inoltre, incidono sul nostro benessere e sul nostro stile di vita, trasmettendo buonumore, facendoci respirare bene e aiutandoci a ritrovare l’equilibrio interiore. Senza contare che offrono rifugio a tanti animali. Ma che cos’è la regola del 3-30-300?
Verde urbano per sentirsi bene: perché importante piantare alberi in città
Circa 30 anni fa, in Europa si era deciso che, per ogni nascita, si sarebbe dovuto piantare un albero. Così non è stato, e così ci ritroviamo, oggi, con città sommerse dal cemento e con poche aree verdi. La cementificazione ha contribuito a distruggere spazi verdi, sottraendo terreno alla natura per urbanizzarlo. I nuovi quartieri si mangiano le campagne, mano a mano che si cresce di popolazione.
La sovrappopolazione globale è un dramma che stiamo vivendo, con buona pace dei politici che promuovono l’esigenza di nascite e di fare più figli. E anche in Italia, nonostante la progressiva decrescita degli ultimi anni, siamo ancora troppi, con tutti i danni che ne conseguono, dallo smog alla carenza di lavoro, fino alla distruzione di intere aree verdi per fare posto a edifici e centri commerciali.
Cecil Konijnendijk, insegnante di silvicultura urbana all’Università di Vancouver, in Canada, promuove la strategia del 3-30-300. Tradotto: 3 alberi, per il 30% di natura, per 300 metri quadrati di parco. Per capire meglio questo equilibrio tra natura e urbanizzazione, significa che, in un’area di 300 mq, ci devono essere almeno 3 alberi grandi, mentre il verde deve occupare il 30% dell’area.
Benessere psicologico e fisico: l’importanza del verde nelle città
Basta affacciarsi dalla propria finestra e guardarsi attorno, quanti alberi di grosse dimensioni ci sono? Quante aiuole e siepi ci sono? Non è una condizione scontata per chi vive in piena città. Una condizione che gli architetti devono sempre tener da conto quando progettano nuove aree urbane. Eppure, nonostante questa regola, quasi sempre troviamo palazzi tutti attaccato tra loro, privi di verde.
Ogni quartiere, dunque, dovrebbe avere almeno il 30% di spazio verde per essere in salute. Si tratta di una questione di equilibrio cemento-natura, ma anche di benessere psicofisico, di ecosistema e di microclima. Inoltre, ogni cittadino dovrebbe avere un parco a una distanza massima di 300 metri, quindi non solo viali alberati e aiuole.
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Lo spazio verde che segue la regola del 3-30-300 è confermato da uno studio effettuato dall’Institute for Global Health di Barcellona su un campione di 3150 cittadini, pubblicato poi sulla testata Environmental Research. Tenendo conto di questa regola, si migliora la salute mentale e fisica dei cittadini, i quali ricorrono meno ai farmaci e aumentano le proprie difese immunitarie.
Significa che il verde contribuisce a stare in salute e a vivere più a lungo. Secondo lo studio spagnolo, gli abitanti che vivono nelle vicinanze di aree verdi godono di migliore salute e si ammalano meno. Il tutto grazie alla presenza degli alberi in città. Insomma, le aree verdi, i parchi, i viali alberati, i giardini, sono essenziali per il benessere del pianeta e per la nostra salute.