Dieta intermittente: come funziona e quanti chili puoi perdere in poco tempo

Hai mai sentito parlare della dieta intermittente? È facile da mettere in pratica e ti fa perdere molti chili in poco tempo, da non credere!

Stiamo andando in contro all’estate e sono appena terminate le vacanze pasquali. Può capitare di lasciarsi andare ogni tanto e di concedersi qualche peccato di gola, ma adesso è arrivato il momento di rimettersi sulla strada giusta. Sicuramente anche tu ti sarai dato alle grandi abbuffate pasquali e ti sarai di certo accorto che ormai è quasi arrivata l’estate. Questo significa che devi assolutamente fare qualcosa per perdere i chili di troppo che hai accumulato in questo periodo. Se stai cercando una dieta “miracolosa” sappi che non esiste nulla del genere. In molti promettono grandissimi risultati senza sforzi, ma devi sapere che le cose non stanno così. Se vuoi davvero perdere peso allora devi metterci la testa e tutto l’impegno che hai. Se hai delle abitudini alimentari sbagliate devi correggerle, se sei pigro e non vuoi fare attività fisica, devi trovare qualcosa che ti stimoli a muoverti un po’. Addirittura, anche solo camminare e farsi una passeggiata può essere di grandissimo aiuto per perdere peso. Stare in forma è importantissimo per la nostra salute e non sempre è facile. Per questo oggi voglio parlarti della dieta ad intermittenza.

Dieta ad intermittenza: come funziona e quanto tempo ci vuole per dimagrire

In questo periodo pre-estivo, sono moltissime le diete che circolano online, ma ti consiglio sempre di sentire il parere del tuo medico di fiducia per sapere quale regime alimentare si adatta meglio alle tue esigenze. La dieta ad intermittenza è molto interessante in quanto non prevede alcun tipo di pasto o chissà quali restrittive regole alimentari, ti basta solo seguire qualche piccola dritta.

Viene definita dieta ad intermittenza in quanto si alternano periodi in cui ci si astiene dal mangiare e periodi della giornata in cui si mangia. Questo tipo di dieta viene chiamata anche “digiuno intermittente”. Il nome non deve assolutamente spaventarti in quanto non si tratta di una dieta che ti vieta di mangiare, ma che ti indica uno schema preciso in cui farlo. Ci sono ben tre tipi di digiuno intermittente:

• Il metodo 16/8: basta solo dividere la giornata in due parti, 8 ore in cui puoi mangiare tranquillamente e 16 ore in cui digiuni. Quest’ultima parte si svolge soprattutto di notte, conciliando le 8 ore di sonno giornaliero insieme ad altre ore di digiuno. In pratica, bisogna saltare la colazione e mangiare direttamente a pranzo, puoi poi mangiare e stuzzicare qualcosa fino alle 20 per poi fermarti di nuovo fino al pranzo successivo. Durante il digiuno puoi bere bevande ipocaloriche come caffè, tè e tisane (senza zucchero).
• Eat Stop Eat: si tratta di un metodo più drastico. Un paio di giorni alla settimana si richiede un digiuno totale dal cibo (tranne per le bevande ipocaloriche). I giorni non devono essere consecutivi. Negli altri giorni della settimana puoi mangiare quello che vuoi, stando però sempre attento alla grandezza delle porzioni.
• Dieta alternata: si tratta di un metodo simile al precedente, ma invece di digiunare totalmente per 2 giorni alla settimana, bisogna assumere massimo 600 kcal. I giorni, anche in questo caso non devono essere consecutivi. Durante gli altri giorni puoi mangiare ciò che vuoi, facendo comunque attenzione alle quantità.

Questi sono i tre tipi di digiuno intermittente più famosi ed utilizzati. Devi sapere che questo tipo di dieta dà numerosi benefici. Il corpo infatti andando in deficit calorico tende a bruciare il grasso in eccesso per prelevare energia e si rigenera anche più velocemente. Numerosi studi infatti hanno dimostrato che il digiuno intermittente è un prezioso alleato per favorire la rigenerazione cellulare e addirittura questo tipo di dieta aiuterebbe anche a prevenire il diabete di tipo 2 ed altre malattie.

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Mi raccomando, prima di cominciare una dieta, chiedi sempre un consiglio al tuo medico di fiducia. Questa dieta infatti potrebbe essere rischiosa per chi soffre di alcune patologie, per le donne incinte e per i bambini.

Aurora De Santis