Tagete o calendule? Come distinguere le prime dalle seconde grazie ad alcune, semplici differenze e come prendersene cura.
È un punto di confusione comune per molte persone la differenza tra calendula e tagete. Anche se apparentemente simili, calendula e tagete sono due piante molto diverse, con azioni diverse. Vengono spesso confuse a causa del colore ma per quanto riguarda la loro cura e coltivazione sono assai diverse, ma non solo.
Calendula (Calendula Officinalis) e tageta, conosciuta anche come garofano d’India, differiscono notevolmente anche nell’aspetto. Le prima hanno petali più corti e compatti e foglie più sottili, mentre le tagete presentano petali più lunghi e foglie più rotonde e larghe. Tutte e due i fiori appartengono alla famiglia botanica delle margherite, le Compositae), ma mentre le calendule assomigliano di più a queste ultime, le tagete ricordano più i garofani.
Calendule vs Tagete: altre differenze e come prendersi cura delle tagete
Non solo nell’aspetto esteriore, tagete e calendule sono differenti anche nell’aroma che emanano. Le calendule, infatti, producono un odore più forte, acuto e pungente, per questo motivo vengono impiegate spesso per allontanare alcuni tipi di animali selvatici come i conigli e i cervi. Le tagete, al contrario, possiedono un aroma più floreale, delicato e genuino. La caratteristica che confonde chiunque è, per l’appunto, il loro aspetto. entrambi i fiori sono caratterizzati dalle stesse tonalità: arancione, rosso e giallo.
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