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Coltivazione della pianta delfino: la Senicio Peregrinus

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Esiste una pianta ornamentale molto bella e che presenta una caratteristica unica: ha le foglie a forma di delfino, si chiama Senecio Peregrinus.

Le foglie a forma di delfino (Canva) – Inran.it

Il Senecio Peregrinus è la pianta con le foglie a forma di delfino, e infatti viene chiamata semplicemente pianta delfino. Assume questo nome poiché le sue foglie ricordano un gruppo di delfini in procinto di tuffarsi. Si tratta di una pianta grassa, semplicissima da coltivare e da curare. Inoltre, le sue foglie carnose sono in grado di trattenere molta acqua, rendendole resistenti ai momenti di siccità.

La pianta delfino, appartenente al genere Senecio, è originaria della famiglia delle Asteraceae. Esistono altre specie di Senecio, come ad esempio il Senecio Rowleyanus, la varietà più famosa, caratterizzata dalle foglie a forma di sfera, motivo per cui il nome comunemente usato per indicarla è filo di perle. Esiste poi la Senecio Cineraria, con delle foglie vellutate di color grigiastro. Infine, la terza specie diffusa è la Senecio Radicans, dalle foglie a forma di banana.

Coltivazione della pianta delfino: gli accorgimenti da rispettare

Senecio peregrinus (Canva) – Inran.it

La pianta delfino può scottarsi facilmente se posizionata sotto al sole cocente. Se è disposta in appartamento, è consigliabile fare in modo che riceva almeno sei ore di luce solare al giorno. L’ideale sarebbe avere una finestra esposta a sud. I fiori di questa pianta sono delicati e poco appariscenti, mentre la fioritura avviene in primavera. Come quasi tutte le piante grasse, anche questa varietà richiede un terreno asciutto e drenante.

Esistono in commercio diversi terreni adatti alle piante grasse, ma in alternativa è possibile creare una miscela adatta anche in casa, prendendo due parti di terriccio, una parte di pomice e una parte di sabbia. Dal momento che le foglie della pianta delfino riescono a trattenere l’acqua, non è necessario annaffiarle frequentemente.

È importante lasciare asciugare bene il terreno dopo averle annaffiate, per evitare che le radici marciscano. Questa pianta non richiede una concimazione regolare, altrimenti si rischia di far perdere alle foglie. Anche la potatura non è necessaria, bisogna solo eliminare, di tanto in tanto, le piante secche o malate.

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Non sono soggette a particolari malattie, a parte il marciume delle radici dovuto alla troppa acqua. I parassiti più comuni che assaltano le piante d’appartamento, come afidi, cocciniglie e acari, possono essere un problema anche per la pianta delfino, dal momento che questi insetti tendono a succhiare la linfa. Tuttavia, il problema si può evitare adottando le dovute precauzioni.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.