In pochi conoscono la differenza tra la farina 0 e quella 00 e come usarle correttamente in cucina

Diamo uno sguardo alla differenza tra farina 0 e 00. Cosa succede se si usa la prima al posto della seconda e viceversa.

Una ciotola contenente della farina 0
Una ciotola contenente della farina 0 (Canva – inran.it)

Differenza tra farina 0 e 00, qual è? Ed in virtù di ciò, quando è più conveniente impiegare l’una e quando l’altra come ingrediente nelle nostre ricette? È un qualcosa di fondamentale da sapere e che ha un peso specifico di rilievo nella corretta realizzazione di questa o di quella specialità preparata nelle nostre cucine.

La differenza tra farina 0 e 00 a volte può non essere ben nota, specialmente in sede di acquisto. Ed allora potrebbe succedere di comprare o l’una o l’altra, quando invece sarebbe meglio cercare di capire quale possa essere più indicata al caso nostro, in base a ciò che abbiamo da preparare.

Dunque, qual è la differenza tra la farina 0 e 00? È una convinzione alquanto comune ritenere che la prima serva specialmente per l’impasto della pizza e simili mentre la seconda viene consigliata specialmente per le torte, i biscotti e per dolci simili.

Differenza tra farina 0 e 00, dove si usa l’una e dove l’altra

Una ciotola contenente farina 00
Una ciotola contenente farina 00 (Canva – inran.it)

Il procedimento base per estrarre entrambe le tipologie di farina è lo stesso. La farina viene ricavata dalla crusca una volta che quest’ultima risulta essere macinata. La crusca è a sua volta estrapolata dal grano mietuto e viene stipata nei silos, dove sussistono delle temperature molto alte. Ciò contribuisce ad un mantenimento ottimale della farina stessa.

Quando abbiamo la farina 00 vuol dire che ha avuto luogo un trattamento di elaborazione molto approfondito. Ha un colore bianco vivo ma di contro è poco salutare rispetto alla farina con un solo zero. Infatti i processi subiti ne causano la perdita della crusca, dei vari sali minerali in essa presenti in un primo momento e degli amminoacidi.

A restare è in pratica il solo amido, cosa che non gioca certo a favore di chi è predisposto al diabete. Mentre fibre, vitamine e tutte le altre sostanze sopra citate non risultano più presenti. Dal punto di vista nutrizionale quindi non è il massimo. Invece la farina 0 mantiene tutte queste proprietà una volta sottoposto a procedura di raffinazione, ed è decisamente più consigliata.

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Quando si usa l’una e quando l’altra

Per quanto riguarda la farina 00, la lievitazione richiesta sarà più breve e ci vorrà almeno il 50% di acqua della quantità impiegata. Si addice molto per la preparazione di frolle, di biscotti e di torte che lievitano direttamente all’interno del forno.

Invece l’utilizzo della farina 0 è previsto nel caso in cui si voglia un impasto che risulti essere consistente ma al tempo stesso anche bene elastico. È ottima per la preparazione della pasta fresca, della pizza e del pane e richiederà un tempo di lievitazione più lungo.

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