Chi è Andrea Spinelli, che il cancro ha vinto solo nel corpo. Grazie a lui tanti altri che stanno convivendo con un brutto male hanno trovato speranza.
Andrea Spinelli e il cancro, una storia che ha lasciato a tutti noi un grande insegnamento. Per tutti coloro che non dovessero sapere chi è stato quest’uomo, vi basti sapere che si è trattato di una persona dall’umanità e dalla voglia di vivere smisurati. Lui era affetto proprio da una terribile e grave malattia, ma reagì come nessuno mai si sarebbe immaginato.
Infatti la reazione di Andrea Spinelli al cancro fu quella di prendere uno zaino e di mettersi in viaggio per il mondo. Era il 2013 quando lui scoprì di essere affetto da una neoplasia che non poteva essere rimossa in alcun modo. Né tramite alcun trattamento chemioterapico esistente né tanto meno attraverso un intervento chirurgico in sala operatoria.
Il cancro ha vinto Andrea Spinelli infine, con la sua scomparsa avvenuta nel corso dei giorni scorsi ad Aviano, in provincia di Pordenone. A giugno avrebbe compiuto 50 anni. Ma lui, come detto, ci ha lasciato un grosso insegnamento. Ed anche per questo sono tanti i messaggi di cordoglio che stanno giungendo da tutto il mondo per omaggiarne la memoria.
Andrea Spinelli e il cancro, la morte non cancella nulla
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Lui non c’è più, ma solo nel fisico. Perché invece quanto ha fatto resta ora e rimarrà per sempre. Come rimarranno anche le parole che Andrea ha scritto in prima persona di tutte le esperienze vissute. E con la sua compagna di vita sempre accanto a lui.
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Grazie ad Andrea abbiamo conosciuto tutte le belle avventure ed i posti che lui e la sua donna hanno visitato. Dopo avere scoperto la malattia quest’uomo scelse di cambiare del tutto la propria esistenza Il suo motto era diventato “camminare per vivere”. E da quel fatidico 2013 ha macinato migliaia di chilometri.
Di tutto questo Andrea ne ha parlato con dei resoconti dettagliati sul proprio blog, oltre che con delle belle documentazioni tramite foto e video su Instagram. Muoversi per reagire, camminare, passeggiare godendo dell’ara aperta e di tanti posti nuovi da conoscere e da esplorare, sia in Italia che in Europa.
E possiamo dire che gli ultimi dieci anni di Andrea siano stati i migliori della sua vita. Era una sua convinzione il fatto che il modo ideale per contrastare un brutto male sia rappresentato dal non lasciarsi abbandonare. Passeggiare e parlare di questa condizione sono le armi più efficaci.