Mangiare insieme ad altre persone comporta certi effetti benefici sul corpo e sulla mente: lo confermano alcuni recenti studi.
Come evidenziano alcuni recenti studi, mangiare insieme ad altre persone, meglio se amici o colleghi di lavoro, comporta alcuni effetti benefici per l’organismo. La condivisione di un pasto, infatti, rilassa la mente, migliorando l’umore. Molte aziende, non a caso, stanno puntando su quello che viene definito “social eating”, ossia un pasto collettivo.
In tal senso, si spinge i colleghi a mangiare tutti insieme, per socializzare e per scaricare le tensioni. Insomma, un pranzo conviviale è ciò che serve per affrontare la giornata e per migliorare alcuni aspetti salutari e sociali. Secondo i dati forniti da Oxford Economics, mangiare da soli contribuisce a rendere tristi e depressi.
Tavolo conviviale: perché mangiare insieme agli altri aiuta a migliorare l’umore
Chi condivide il momento del pasto, secondo studi recenti, ha più probabilità di essere felice e di buonumore. Tra l’altro, ci sono proprio dei cibi che mettono buonumore. La condivisione del cibo, infatti, comporta un valore distribuito su più piani. Dal punto di vista nutrizionale rappresenta uno stimolo a darsi un contegno, quindi a mangiare meno e in modo più equilibrato e sano.
Chi mangia da solo, al contrario, come riferisce uno studio pubblicato sulla testata Obesity Reserach & Clinical Practice, è a maggiore rischio obesità. Ma sono ancora più interessanti degli studi riguardanti il piano familiare. Bambini che mangiano insieme ai propri genitori hanno un migliore rendimento scolastico e minori problemi comportamentali.
Si tratta solo di una coincidenza? In realtà sono sempre di più gli studi che avvalorano questa tesi. Mangiare insieme ad altri aiuta a migliorare il proprio rendimento, sia a scuola che a lavoro e sia sul piano affettivo. Anche uno studio condotto recentemente alla Cornell University di New York, conferma questo aspetto, a seguito di un test che ha coinvolto diversi gruppi di lavoratori.
I lavoratori che mangiano insieme sono più efficienti. Una tavola conviviale, infatti, favorisce la collaborazione, rafforza i rapporti sociali e accresce l’armonia di gruppo. Per un contesto aziendale, questo dato è importante. A tavola le persone si scambiano opinioni, stringono rapporti meno formali, si conoscono meglio, si confidano e scaricano lo stress.
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Il cibo, dunque, ha un profondo valore sociale, non solo dal punto di vista del consumatore, ma anche dal punto di vista della cucina. Anche cucinare insieme comporta diversi benefici, non a caso sono sempre più diffusi i corsi di cucina e i vari tipi di appuntamenti culinari. Insomma, il cibo unisce, ed è un dato che non deve essere sottovalutato soprattutto in ambito della sfera familiare.