Come bilanciare pasta e pane durante i pasti e trovare un certo equilibrio di carboidrati senza ingrassare: cosa bisogna sapere.
La dieta mediterranea è la migliore al mondo, non solo per via del gusto e della freschezza. È la più salutare per via della sua varietà e della versatilità degli ingredienti. Ogni giorno si mangiano pietanze diverse, portando all’organismo tutto ciò di cui necessita. Nella tradizione culinaria italiana, inoltre, non possono mancare pane e pasta, ossia i re degli ingredienti.
Pane e pasta sono i protagonisti della nostra dieta, tanto che in Italia c’è il maggior consumo di frumento in tutto il mondo. E non può essere altrimenti, visto la qualità e l’eccellenza che proponiamo in tavola. Tuttavia, occorre fare attenzione ai carboidrati che si assimilano con il proprio regime alimentare, perché non fanno bene alla linea e non fanno bene alla salute.
Come equilibrare il consumo di pane e di pasta nella propria dieta
Per quanto riguarda un sano regime alimentare, bisogna fare attenzione agli zuccheri raffinati, per questo motivo non bisogna mai eccedere con le quantità di pasta e di pane. I nutrizionisti, infatti, consigliano sempre di consumare farina integrale (a proposito, ecco le migliori farine del 2022). Ma è tutta una questione di grano. Ci sono due categorie di grano: quello tenero e quello duro.
La farina classica deriva dalla lavorazione del grano tenero, la farina di grano duro o la semola derivano dalla lavorazione del grano duro. Nonostante siano apparentemente molto simili, queste due categorie differiscono in modo profondo. Il grano tenero contiene meno proteine rispetto al grano duro, e viene impiegato per la pasta fresca, per le pizze o per il pane.
Il grano duro, invece, è utilizzano per la produzione di pane e di pasta secchi. Per capire quale sia meno salutare tra pasta e pane e tra i vari tipi di grano, non bisogna solo affidarsi al controllo delle calorie. La pasta, ad esempio, contiene un apporto calorico maggiore rispetto al pane bianco, eppure il pane bianco è meno salutare.
Occorre considerare l’indice glicemico del prodotto, il quale incide negativamente sulla salute del sangue. Un consumo eccessivo di prodotti ad alto indice glicemico può portare al rischio di numerose malattie, tra cui il diabete. La pasta secca ha un indice glicemico di valore medio, ma anche in questo caso, bisogna fare attenzione alla cottura.
Una pasta scotta ha un indice glicemico maggiore rispetto a una cotta al dente. Per il pane, invece, è più difficile stabilire il suo indice glicemico. Dipende dal tipo di farina utilizzata, dalla quantità di sale e dal tipo di cottura. La farina di grano duro ha un apporto proteico maggiore rispetto alla farina di grano tenero, ed è un ingrediente migliore per contrastare i radicali liberi.
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Insomma, fa ingrassare di più la pasta oppure il pane? Non esiste una risposta concreta, tutto dipende dal tipo di prodotto che consumiamo. Meglio scegliere la pasta secca al pane bianco, ma per andare sul sicuro, meglio scegliere farine integrali, o farine di segale, più proteiche e ricche di fibre, e a minor indice glicemico. Tuttavia, la cosa migliore da fare è non eccedere mai, qualsiasi prodotto si è soliti consumare.