Gli Starseeds sono persone che dicono di provenire da un altro pianeta e, in certi casi, di poter prevedere il futuro: insomma, sarebbe un gruppo di alieni.
C’è un gruppo di persone che, via via, si sta allargando sempre di più. Che cosa ha di tanto speciale? Che le persone appartenenti al gruppo definito Starseed si ritengono alieni, provenienti da un altro pianeta. Starseeds, ossia “semi stellari”, definiti così perché coloro che ne fanno parte si ritengono dei guaritori giunti sulla Terra per portare prosperità e un futuro migliore.
L’obiettivo di questi individui è quello di riportare il pianeta all’età dell’oro, a una sorta di risveglio collettivo. Follia? Basta fare una piccola ricerca si Internet che vengono fuori centinaia di siti dedicati a questo fenomeno, nonché decine e decine di video postati sui vari social network. Sulla piattaforma TikTok, poi, si contano più di un miliardo di visualizzazioni per i contenuti legati agli Starseeds.
Le persone appartenenti a questo folto gruppo dicono di provenire da un pianeta lontano, ma di essersi risvegliate qui sulla Terra, germogliando proprio come semi. Attraverso la meditazione, questi possono attraversare galassie e osservare diversi pianeti. Uno dei più popolari autori che si sono cimentati sull’argomento è stato Brad Steiger.
Steiger, scomparso nel 2018, è stato un importante giornalista e scrittore. Nel 1976 scrisse il popolare Gods of Aquarius, un libro incentrato sulla vita aliena sulla Terra. Nel suo saggio, infatti, si racconta di numerosi gruppi di extraterrestri, stabilitisi sul nostro pianeta per indagare sulle attività umane e per salvare l’umanità stessa.
Secondo gli appartenenti agli Starseeds, i componenti sarebbero individui alla costante ricerca di sé, maggiormente soggetti a malattie fisiche e mentali, perché non abituati perfettamente alle condizioni ambientali terrestri. Spesso, questi soggetti si sentono soli, incompresi, per questo motivo vivono una vita asociale.
Gli Starseeds non si sentono appartenenti alla Terra, non vivono bene e sono molto emotivi. Per loro, tutto è ampliato, a cominciare dai sentimenti. Uno dei primi psicologi a trattare questo particolare “disturbo”, o “ricerca di sé”, è stato Bertram Forer, il quale parla di “effetto Forer”, ossia la “facilità di convinzione con descrizioni vaghe”.
Tutte queste persone, dunque, starebbero subendo l’effetto Forer, cioè la loro mente si lascia plagiare così facilmente da oroscopi, fantasie e quant’altro di così vago? Il concetto dei semi stellari affonda le radici nella new age, derivante da alcune pratiche spirituali sviluppatesi negli anni ’70. Secondo gli psicologi, la diffusione della credenza deriva da una certa sfiducia in se stessi e nella scienza.
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Si nutrono dubbi sulla percezione della realtà, si è cinici nei confronti della società moderna, e così si preferisce chiudersi in credi fantasiosi, fino a quando non si riesce più a capire cosa è reale e cosa è immaginario. In molti, invece, parlano di disturbi schizofrenici di forma leggera. Il fatto è che questo concetto, probabilmente per via dei forti dubbi sul futuro e delle difficoltà della società, è abbracciato da gruppi di persone sempre più ampi. Ne sono testimonianza i numerosi libri pubblicati negli anni.