Hai fatto della procrastinazione il tuo stile di vita? Stai attento a questo retroscena

Perché la procrastinazione come stile di vita è un qualcosa che fa male e che può avere addirittura risvolti negativi importanti sulla salute. Lo studio.

Donna svogliata indecisa
Raffigurazione di una persona svogliata e che rimanda sempre (Canva – inran.it)

Procrastinazione come stile di vita, in molti casi è un qualcosa su cui fare ironia. Magari c’è chi fa così e riesce a conseguire degli ottimi risultati, anche più di chi invece rispetta ogni scadenza, ogni orario, si fa trovare sempre puntuale e quant’altro. Ma non sempre si ha questa fortuna e la preparazione ideale per potere comportarsi in tal modo.

Ed in generale assumere la procrastinazione come stile di vita è un qualcosa di nocivo e che va inquadrato in una accezione negativa. I classici “cinque minuti” (ma che spesse volte rischiano di diventare molti di più, n.d.r.) alla all’orario impostato nella sveglia od il rimandare al domani quel che si può fare oggi rischiano di avere un peso non indifferente.

E ad affermarlo è uno studio che è stato pubblicato su JAMA Network Open, una rivista medica mensile online che ha parlato degli effetti negativi della procrastinazione come stile di vita. Rimandare tutto quanto sempre e comunque, in base a questa rilevazione degli esperti, comporta un rischio accresciuto di un aspetto molto delicato che potrebbe colpirci.

Procrastinazione come stile di vita? Rischi più di chi è preciso e puntuale

Una sveglia e la parola Procrastinazione
Una sveglia e la parola Procrastinazione (Canva – inran.it)

I possibili pericoli individuati riguardano una sovraesposizione, rispetto a chi è invece sempre inappuntabile, di andare incontro ad un peggioramento del proprio stato di salute. Sia fisico che della mente. Un esempio nel concreto è dato dal rimandare degli esami medici anche importanti.

Pur essendo consapevoli che dei controlli clinici sono molto importanti, abbiamo la tendenza a rimandarli ogni volta sempre di più. Lo studio riportato su JAMA Network Open ha riguardato ben 3523 studenti scelti tra otto diverse università della Svezia. I ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma hanno esaminato le abitudini di ognuno di loro, assieme alle rispettive condizioni di salute.

Ne è venuto fuori che coloro che erano portati di più a rinviare situazioni dalla priorità anche minima erano anche quelli che più di tutti mostravano situazioni di esposizione a condizioni gravi come stress, ansia e sindromi depressive. Mentre a livello fisico erano maggiormente esposti a dolori articolari e disturbi del sonno.

Altri fattori negativi emersi tra i soggetti di questo studio che non facevano il loro dovere erano: difficoltà finanziarie, vita sociale non soddisfacente, solitudine e così via.

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Come se ne esce? Attraverso l’aiuto di un buon psicologo, il più delle volte. Ma anche con il semplice dialogo con i membri della propria famiglia e con gli amici più fidati. Ricevere supporto ed incoraggiamento da coloro che amiamo rappresenta in tanti casi la base più solida che ci sia per superare qualsiasi tipo di problema, specie dell’umore e dei comportamenti.

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