Trichinosi: cos’è, quali sono i sintomi e cosa fare se ci si ammala

Dove si trova la trichinosi, cos’è, come si prende, quali sono i suoi sintomi, la cura e come eliminarla. Tutte le informazioni utili su come stare al sicuro.

La scritta Trichinosi e degli strumenti
La scritta Trichinosi e degli strumenti (Canva – inran.it)

Si parla tanto di trichinosi, ma cos’è questa malattia? Il là lo ha dato l’episodio che è capitato di recente in Puglia. In una località in provincia di Foggia, situata sui Monti Dauni, ha visto circa una decina di persone finire con l’infettarsi. La Asl locale ed i medici che hanno curato questi soggetti hanno subito individuato il problema.

Bisogna sapere cos’è la trichinosi e come è possibile contrarla. Questa tossinfezione alimentare presenta alcuni sintomi che possono essere male interpretati, perché comuni anche ad altre condizioni negative sempre di ambito alimentare. Come ad esempio nausea, diarrea, vomito e dolori addominali.

Ce ne sono poi anche altri, come stati febbrili e debolezza. Poi cos’è la trichinosi più nello specifico? Parliamo di una zoonosi, ovvero di una malattia che viene trasmessa dagli animali all’uomo e che viene veicolata attraverso la carne infetta. Non ci sono altre modalità di trasmissione se non quella dell’ingestione di carne per l’appunto contaminata.

Trichinosi cos’è, i sintomi noti e come si cura

Un parassita osservato al microscopio
Un parassita osservato al microscopio (Canva – inran.it)

E poi la trichinosi – o trichinella – presenta anche un altro importante aspetto molto visibile e che fa da spia per una infezione in atto. Si tratta della comparsa di cisti su diverse parti del corpo. Ad originarle sono i nematodi, cioè i parassiti vermiformi che trasmettono la malattia.

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I nematodi si trovano all’interno della carne di animale poco cotta o cruda. Mangiare della carne che non è stata cotta come indicato dalle norme in fatto di sicurezza alimentare può comportare questa od altre tossinfezioni. Nel caso della trichinosi, i nematodi penetrano nell’intestino dell’uomo e poi le loro larve raggiungono i muscoli del corpo.

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E questo origina le cisti. Nei casi più gravi può rendersi necessario un ricovero urgente in ospedale. Molto dipende anche dalla quantità di parassiti ingeriti. La carne di qualsiasi tipo andrebbe sempre cotta ad una temperatura minima di 70° per un periodo di almeno cinque minuti.

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Questo è il modo indicato per stare al sicuro e per annientare qualsiasi presenza nociva nel cibo di origine animale. L’incubazione della trichinella richiede dai cinque ai quattordici giorni, di solito.

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E come si cura questa malattia zoonotica? Bisogna assumere degli antiparassitari, soprattutto albendazolo e mebendazolo, oltre a farmaci al cortisone per contrastare l’infiammazione che la trichinella comporta. Ed antidolorifici per alleviare il dolore.

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