Che cos’è la dieta alcalina e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo regime alimentare: scopriamo tutti i benefici.
Per prima cosa, chiariamo l’obiettivo della dieta alcalina. Questo tipo di regime alimentare serve per riequilibrare il rapporto acido-base dell’organismo. Un eccesso di acidità, infatti, può compromettere la salute, dando una costante sensazione di malessere. Tra i sintomi di questo malessere, troviamo continui mal di testa, problemi cutanei, spossatezza, propensione a contrarre infezioni.
Un regime alimentare programmato nella dieta alcalina serve appunto per rimettere in equilibrio il proprio corpo e per ritrovare la salute. Questa dieta, come suggerisce il nome, prevede l’assunzione di cibi alcalini, come frutta fresca, verdure, legumi, tuberi e cereali integrali. Di contro, bisogna limitare al massimo gli alimenti acidi, come i cereali raffinati, le carni e i formaggi.
La dieta alcalina per riequilibrare il rapporto acido-base dell’organismo
Creata dal nutrizionista e naturopata Robert O. Young, la dieta alcalina si basa sulla conoscenza del pH del nostro organismo. Naturalmente, per stare in perfetta salute, occorre trovare l’equilibro tra cibi alcalini e cibi acidi, agendo direttamente sul pH del corpo. La dieta moderna, incentrata troppo sull’assunzione di zuccheri e di proteine animali, comporta numerosi effetti negativi.
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Una dieta scorretta incide profondamente sull’acidità del corpo. Occorre, dunque, riportare il pH del corpo verso una corretta alcalinità. Il rapporto suggerito dai medici è quello di un 80% di cibi alcalinizzanti e di un 20% di cibi acidificanti. Un corpo con pH troppo acido, col tempo comporta una serie di disturbi. L’accumulo di acidi nell’organismo non fa bene alla salute.
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Un accumulo di acidi non soltanto è dato da un’alimentazione scorretta, ma anche da uno stile di vita poco sano, come abuso di alcool e di fumo, sedentarietà, disidratazione e assunzione di farmaci. Il pH ottimale per il nostro corpo è compreso tra i valori di 7,1 a 7,5. Il corpo umano è fatto per essere basico (valore di 7), leggermente alcalino. Se il pH si abbassa sotto il livello di 7, diventa acido.
Cosa prevede la dieta alcalina
Per ripristinare questo rapporto, occorre seguire uno stile di vita sano, eliminando l’assunzione di alimenti acidi. Ma come conoscere il proprio pH? È molto semplice, basta acquistare in farmacia le cartine tornasole e misurare il pH attraverso l’urina. Il test si effettua ogni giorno, per una settimana, per calcolare la media esatta. Se il nostro corpo ha un pH troppo acido, allora è bene seguire una dieta alcalina, consumando quindi alimenti alcalini.
Avere il pH corretto aiuta a stare in salute, inoltre si previene l’osteoporosi, si mantiene la funzionalità renale, ci si sente in energia e si prevengono i calcoli urinari. Ma cosa consumare? Gli alimenti da mangiare li abbiamo già citati, i cereali integrali, la verdura, i tuberi, la frutta, i legumi, la frutta secca, i semi oleosi, le spezie e le erbe aromatiche.
I cibi che alcalizzano velocemente il corpo
Bisogna evitare alimenti come pasta e pane, zuccheri raffinati, orzo, riso, miele, segale, farro, avena, frumento, carciofi, carni e insaccati, mais, aglio, formaggi, cavoletti di Bruxelles, asparagi, lieviti, caffè, alcolici, bibite gassate, pesce e frutti di mare, uova. Naturalmente, non bisogna demonizzare questi alimenti, bisogna solo limitarne il consumo.
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I cibi che alcalizzano il corpo più in fretta sono il bicarbonato di sodio, le mandorle, gli anacardi, il succo di aloe, le alghe, lo zenzero, la curcuma, le prugne, la borragine, i semi di lino. È sempre bene ricordare il rapporto alcalino-acido, quindi 80% del primo e 20% del secondo, quando si mangia. Per trovare il giusto equilibrio acido-alcalino meglio tenere a mente alcuni consigli.
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Bere almeno due litri di acqua al giorno, consumare almeno un frutto al giorno, sostituire il latte con bevande vegetali, praticare sport, consumare frutta e verdura fresche o cotte al vapore, per non perdere i nutrienti. Dormire bene, almeno 8 ore, evitare lo stress, mantenere gli orari regolari durante la giornata. In caso di malattie cardiache o renali, meglio consultare prima il proprio medico.
