Fai molta attenzione a queste verdure, perché non tutte fanno bene e non tutte sono consigliate nella dieta salutare: ecco quali sono!
L’alimentazione è fondamentale per il benessere fisico e psichico di una persona, in effetti sia il corpo che la mente sono molto influenzati da ciò che si mangia. Negli ultimi anni sono nati moltissimi studi atti a capire quali alimenti andrebbero mangiati e quali no, in modo da poter conoscere al meglio le dinamiche che si celano dietro alimentazione, metabolismo e nutrizione.
È da tempo immemore che le verdure sono al primo posto tra gli alimenti che fanno bene ma è davvero così o si tratta solo di un mito? Anche se è per molti il risultato può sembrare scontato, in realtà la questione non è così semplice come si crede al punto da far cambiare totalmente il proprio punto di vista in merito all’alimentazione.
Ecco le verdure che non fanno bene: la lista non è troppo lunga!
Sicuramente sei al corrente del fatto che bisogna assumere 5 pasti al giorno, piccoli ma frequenti per far si che il metabolismo sia sempre attivo e possa permetterti di ritornare in forma, ma soprattutto di rimanere in salute. Ecco alcune verdure che si sconsiglia di assumere spesso!
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Fra le varie verdure che si sconsiglia di assumere quotidianamente nella propria dieta senza dubbio non possono mancare le patate. Essendo questi tuberi ricchi di amido, le patate si sconsigliano a causa della solanina, ovvero un alcaloide tossico che può provocare danni fisici nel tempo non indifferenti.
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Lo stesso vale per i funghi: tale verdura è difficile da digerire a causa della cellulosa che riveste i funghi. Per questo prima di mangiarli si consiglia di avvisare il proprio medico curante e valutare o meno eventuali intolleranze.
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I peperoni invece per quanto siano ricchi di sostanze nutritive consigliate per il proprio organismo, si consiglia sempre di farne un uso approssimativo e non continuativo. In quanto all’interno della buccia è presente una sostanza chiamata capsaicina, un principio attivo che provoca la termogenesi rendendo questo alimento difficile da digerire.
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Infine le fave fanno abbastanza male, infatti l’uso spropositato può provocare il favismo, ovvero un difetto genetico dovuto all’enzima G6PD. Tale disturbo di manifesta con l’insorgenza di febbre, stati influenzali, ma anche debolezza e ittero.
Nicolas De Santis