Hai notato che le piante in casa tua sembrano morte o addirittura sofferenti? Ecco come rimediare, ma soprattutto come ovviare al problema!
È capitato un po’ a tutti a causa di mancanza di tempo o per forza di cose dimenticarsi di porre l’accurata attenzione alle piante in casa. Ovviamente le cause scatenanti che provocano la morte o l’appassimento della pianta possono essere le più disparate.
L’intento di questa guida è proprio quello di rimediare agli errori comuni che commettono moltissime persone, anche quelle più appassionate di giardinaggio e hanno un pollice verde ben sviluppato. In questo modo potrai ovviare al problema e potrai sempre avere fiori freschi e piante rigogliose!
Ecco gli errori che non dovresti fare per non avere piante morte e sofferenti
Grazie a questa guida potrai finalmente conoscere tutti gli errori che non bisogna commettere per non avere più piante appassite e prive di vita.
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Il primo errore comune che commettono moltissime persone è la quantità d’acqua data alle piante. L’eccessiva idratazione può portare alla morte della pianta stessa, infatti è importante che tu conosca le varie caratteristiche delle varie piante. Visto che ogni tipologia ha la sua quantità d’acqua necessaria ed è giusto che tu ponga molta attenzione al riguardo.
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Inoltre fai molta attenzione anche alle varie piante perché molte non puoi tenerle all’esterno o viceversa. Per esempio il Ciclamino, l’azalea o il Crisantemo non puoi tenerle in casa perché non tollerano temperature superiore ai 15 gradi. Qualora tu introducessi nuove piante in casa evita di posizionarle a caso dove capita, perché anche questo motivo può provocare la morte o il deterioramento della pianta stessa.
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Evita anche di collocarle vicino ai termosifoni perché il calore tende a prosciugare l’aria, inoltre sia le foglie che il resto delle piante tendono ad insecchirsi specialmente per le piante tropicali. Lo stesso vale per le correnti d’aria che possono creare uno sbalzo di temperatura non indifferente e danneggiare irrimediabilmente la pianta.
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I ristagni d’acqua anche loro possono provocare seri danni, il consiglio migliore è quello di infilare un dito all’interno del terriccio e quantificare grosso modo l’umidità e valutare o meno di annaffiare la pianta. Mezzo bicchiere sarà sufficiente qualora il terriccio fosse secco, evita di trapiantarle spesso e di girarle più volte.
Nicolas De Santis
