Sei curioso di scoprire che cos’è la Feijoa? Grazie a questa guida green scoprirai come curarla, coltivarla e alcune curiosità interessanti!
La Feijoa o Acca Sellowiana non si tratta altro che un frutto esotico che appartiene alla famiglia delle Mirtacee. Questa particolare pianta è originaria del Sud-America e in Italia viene coltivata principalmente nelle regioni meridionali.
Questo frutto esotico ha una particolare forma simile a una bacca dalla buccia giallo-verde rugosa o liscia in base alla varietà. La polpa invece è bianca, zuccherina e leggermente acidula e in natura ci sono diverse varietà come la Feijoa Gemini, Triumph e Unique.
Feijoa: la pianta dai buonissimi frutti. Ecco come coltivarla e curarla al meglio!
La Feijoa è una pianta dai molteplici benefici, infatti i suoi frutti sono una grande fonte di fibre garantendo così un’azione lassativa, protegge il colon da eventuali tumori, protegge le difese immunitarie e combatte i radicali liberi presenti all’interno dell’organismo.
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Tale arbusto è definito sempreverde ed è una tipologia di pianta che tende a crescere molto lentamente, ma è una specie alquanto longeva che può vivere fino a un massimo di 70 anni. Grazie alle dovute accortezze la Feijoa può crescere fino a 8 metri, essendo un frutto tropicale gode di temperature che si aggirano intorno ai 35 gradi, quindi non predilige il freddo.
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Infatti tale pianta riesce a resiste fino a un massimo di -7 gradi, inoltre può essere coltiva su diversi terreni anche se quello ideali è di tipo argilloso, un terreno asciutto con piccole percentuali di sostanze organiche al suo interno. Si consiglia di annaffiare l’arbusto verso la fine dell’estate quando i frutti tendono a maturare e di non esagerare con l’idratazione o i frutti perderanno il loro sapore.
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Per quanto riguarda la concimazione il periodo favorevole è quello che che va da marzo ad ottobre utilizzando un fertilizzante ricco di sali minerali. Per la potatura utilizza le cesoie, tale passaggio va eseguito dopo la raccolta dei frutti quindi fra autunno e inverno.
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È importante controllare di tanto in tanto questa pianta essendo soggetta al parassita Saissetia Oleae. Una cocciniglia che si nutre della ninfa e che col tempo può seccare le foglie e procurare diverse malattie alla pianta come la fumaggine. Per questo si consiglia di applicare su tutta la pianta uno strato generoso di olio di Neem e sapone molle a pasta gialla.
Nicolas De Santis