I fiori sono parte dei piatti dei grandi chef, non soltanto in qualità di semplice decorazione, ma come vero ingrediente, essendo commestibili.
I fiori commestibili hanno preso sempre più piede in cucina, grazie al lavoro dei grandi chef, che prima li hanno utilizzati come decorazione, poi come ingrediente, sorprendendo tutti. Ma i fiori si mangiano da sempre, e ora sono tornati di moda grazie alla pubblicità dei grandi ristoranti. Troviamo sapori dolci, amari, frizzanti, aspri, insomma, di gusti ce ne sono tantissimi, in base alla varietà scelta.
In cucina, i fiori commestibili sono sfruttati per la preparazione di piatti dolci, salati, per le torte, o come ingrediente per un leggero aperitivo. Testimonianze del loro uso in cucina si ritrovano nei piatti dell’antica Roma, nella Cina di migliaia di anni fa, oppure nell’Inghilterra dell’epoca vittoriana. Ma quali sono i fiori più richiesti?
I fiori commestibili più richiesti in cucina
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Di varietà commestibili ce ne sono tantissime, il crisantemo, la viole del pesniero, la rosa, la calendula, il garofano, il fiordaliso, la margherita, il gelsomino, il girasole, l’iris, la lavanda, la magnolia, la dalia, il tulipano e molte altre ancora. Senza contare le erbe aromatiche, già ampiamente utilizzate in tutto il mondo, come il tiglio, l’erba cipollina, il basilico, il rosmarino, la menta, la malva e così via.
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I sapori dei petali, a seconda della varietà, differiscono. La borragine, ad esempio, ha un gusto fresco e dolce che assomiglia a quello del cocomero, la calendula ha un retrogusto aspro, i fiori della rucola sono leggermente piccanti. Tra l’altro, anche i petali comprendono diverse proprietà benefiche, e sono perfetti da inserire nella propria dieta.
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Sono ricchi di sostanze nutritive, di proteine, di vitamine A e C, di antiossidanti, e sono poveri di grassi. Esistono tantissime ricette che comprendono l’utilizzo dei petali, i quali si possono gustare freschi, secchi, canditi o in polvere. Possiamo preparare anche degli ottimi liquori usando i petali dei fiori, basta lavarli per bene, metterli in un barattolo di vetro insieme a un litro di brandy e chiudere ermeticamente.
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Si lascia il barattolo al sole per un mese intero, scuotendolo ogni tanto. Trascorso il mese, si filtra con il colino, si può aggiungere zucchero di canna, ed ecco che il liquore è pronto. Si tratta di un ottimo digestivo da bere dopo il pasto, oppure da servire insieme a un buon gelato. Insomma, basta informarsi e trovare la ricetta più adatta al proprio palato.
