Uno studio scientifico che ha scoperto che alla base della golosità potrebbe esserci l’azione di uno specifico ormone: ecco quale.
Non riuscite a resistere ai cibi più grassi e appetitosi? Una ricerca ha cercato di capire perché alcune persone non riescono a dire di no ad alimenti come cioccolato, ciambelle fritte, torte e chi più ne ha più ne metta. Gli scienziati hanno scoperto che la golosità potrebbe dipendere dalla grelina, un particolare ormone in grado di spingerci a mangiare anche quando siamo sazi.
C’è sempre spazio per il dolce. Alzi la mano chi, trovandosi in procinto di esplodere alla fine di un pasto particolarmente sostanzioso, ha rifiutato il dessert.
In realtà, sono ben poche le persone che riescono a rinunciare al dolce, anche a stomaco pieno. A spingerci a mangiare, infatti, non è il senso di fame, ma il piacere derivante dal consumo di preparazioni tanto prelibate.
I ricercatori dell’UT Southwestern Medical Center di Dallas hanno messo in luce che ad essere responsabile di questo comportamento è la grelina, ovvero l’ormone della fame che l’organismo rilascia quando si è a digiuno.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Voglia di dolci e di zuccheri quando si è sotto stress? Non è per golosità
Questa sostanza, infatti, non agisce solo quando lo stomaco è vuoto, ma anche quando siamo abbondantemente sazi.
In questo caso, il consumo di alimenti particolarmente golosi ci regalerebbe una sensazione di piacere e di ricompensa.
LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO: Quando sei stressato mangi di più: come combattere (e sconfiggere!) la fame nervosa
Alla base di questo comportamento alimentare, infatti, c’è la ricerca dello stesso senso di godimento e appagamento provato in passato, mangiando la medesima tipologia di cibo.
Si tratta di un meccanismo di ricompensa che non riguarda solo l’ambito dell’alimentazione ma, più in generale, tutte quelle attività che ci regalano sensazioni piacevoli e che ci spingono ad agire per sperimentarle nuovamente.
La grelina è solo una delle sostanze prodotte dall’organismo in grado di regolare il nostro comportamento alimentare.
Come anticipato, essa è in grado di stimolare l’appetito e la sua secrezione è influenzata dallo stress. L’ansia e la frustrazione ne aumentano il rilascio, sottoponendoci a veri e propri attacchi di fame nervosa.
NON PERDERTI I NOSTRI VIDEO E LE NOSTRE STORIE SU INSTAGRAM E TIK TOK
La controparte della grelina è rappresentata dalla leptina. Questo ormone è prodotto dal tessuto adiposo e si occupa del controllo del peso corporeo, regolando il dispendio energetico e il consumo di cibo.
Quando le risorse energetiche sono sufficienti, la leptina raggiunge il cervello attraverso il flusso sanguigno, comunicando il senso di sazietà.
CLICCA QUI PER ISCRIVERTI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM
È possibile tenere a bada la produzione di grelina? Ci sono una serie di accorgimenti che possono aiutarci a mantenerne sotto controllo il rilacio.
In primo luogo, è essenziale pianificare un’alimentazione sana e bilanciata, che ci fornisca tutti i nutrienti di cui l’organismo necessita. Attenzione alle condizioni di stress: come anticipato, esse stimolano la secrezione di questo ormone.
Infine, è bene mettere in pratica due accorgimenti: il primo riguarda un riposo di almeno 7 ore a notte e il secondo l’attività fisica. Entrambi i fattori risultano in grado di ridurre i livelli di grelina.