Non solo una dieta scorretta fa ingrassare, ma anche altri fattori, come uno stile di vita poco curato, incidono sull’aumento di peso.
L’aumento di peso non è soltanto una questione di alimentazione scorretta. Certo, questa svolge comunque un ruolo fondamentale e incide parecchio sulla salute e sulla forma fisica. Tuttavia, ci sono anche altri fattori che fanno ingrassare e che destabilizzano l’organismo, incidendo sulla scelta, sull’assunzione e sullo smaltimento del cibo.
Parliamo di fattori extra-alimentari, quali stress fisico e mentale, depressione, qualità di sonno mediocre o insufficiente. Sono tutti elementi che oltre a far male a livello generale, possono contribuire all’aumento di peso. Il mix di questi fattori è davvero pericoloso, la mente controlla tutto il corpo, per questo motivo deve restare serena e non sottoporsi a troppi stati di stress.
Alimentazione scorretta e fattori mentali incidono sull’aumento del peso
Essere costantemente stressati, sentirsi depressi, apatici, oppure avere sempre sonno perché si dorme male, non fa certo bene alla salute. Questa condizione precaria incide anche sulla dieta. Se non si sta attenti a ciò che si mangia e allo stile di vita che si conduce, si rischia di ingrassare facilmente.
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Purtroppo, però, quando ci sono questi fattori, la conseguenza è proprio la cattiva alimentazione. Quando si ci sente sotto stress, si attraversa un periodo no, oppure si dorme poco e male, è inevitabile mangiare cibi grassi. La mente non è serena, vive in uno stato di ansia, e così ha bisogno di zuccheri e di carboidrati.
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I medici della Kaiser Permanente Center for Health Research hanno recentemente effettuato uno studio a riguardo. Pubblicato sulla testata International Journal of Obesity, lo studio ha messo in evidenza il legame tra mente e corpo. Soggetti in evidente stato di ansia e di stress tendono a ingrassare di più.
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Lo studio ha coinvolto quasi 500 persone obese che hanno deciso di sottoporsi a un programma di dimagrimento della durata di sei mesi. Il test consisteva nel seguire i pazienti per sei mesi, sottoponendoli al programma per dimagrire, e poi lasciarli proseguire da soli per altri sei mesi.
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Le persone che sono riuscite a perdere maggior peso sono state quelle che dormivano meglio e che vivevano una vita tranquilla. Le altre, invece, hanno recuperato quasi interamente i chili perduti nei sei mesi precedenti. Quindi, ansia, depressione e qualità di vita pessima incidono anche sulla scelta alimentare e dunque sul peso.
