Che cosa provoca il bisfenolo A e perché è molto importante evitarlo. Dove si può trovare maggiormente, negli alimenti e non soltanto.
Bisfenolo A, di che cosa si tratta? È una sostanza che si trova sulla lista nera della Commissione Europea in merito a quelle che possono risultare più pericolose per la salute. E che genera un allarme rosso quando ne viene riscontrata la presenza. Tale componente viene inserita, in molte parti al di fuori dell’Unione Europea, in alimenti tipo il tonno ed anche in oggetti come i biberon.
Il bisfenolo A, prima del 2011, si trovava anche nel latte artificiale per neonati, in cereali ed in molti altri alimenti per l’infanzia, oltre che in altri spesso correlati ad uso medico. C’è un tetto massimo al quale dovere fare riferimento per questa sostanza, che è indicata nelle informazioni sul retro dell’etichetta anche con la sigla BPA.
Che cosa potrebbe provocare il bisfenolo A al punto da essere ritenuto potenzialmente pericoloso? La risposta è decisamente allarmante e le conseguenze di una assunzione in quantità che superano quelli che sono i valori limite indicati possono essere anche gravi.
Bisfenolo A, dove si trova e come evitare questa sostanza
Tale sostanza potrebbe interferire con l’apparato endocrino, come confermato da diversi studi appositamente condotti. E può farlo facendo credere all’organismo di essere un ormone, proprio come fanno alcune sostanze chimiche come diversi tipi di pesticidi.
Questa cosa può trarre in inganno l’apparato endocrino, per l’appunto, e creare le sopra citate interferenze. Ad essere maggiormente esposti a questa problematica certamente grave sono in particolar modo i bambini.
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Il cui sistema immunitario non è sviluppato né tanto meno efficiente contro situazioni di criticità come quella che la assunzione di bisfenolo A potrebbe comportare.
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Quali sono i rischi connessi
Inoltre ciò potrebbe anche alterare lo sviluppo del funzionamento riproduttivo, creando uno sbilanciamento da non sottovalutare, visto che simula il comportamento degli estrogeni, ovvero degli ormoni femminili della riproduzione.
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Altri prodotti dove è facile trovare il bisfenolo sono vernici, bottiglie di plastica e lattine, che all’interno hanno un rivestimento in resina che riporta tale sostanza. E poi la stessa si trova anche nella carta termica utilizzata per stampare gli scontrini ed in strumentazioni mediche, e da dentista soprattutto.
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La dose quotidiana massima di bisfenolo da assumere è fissata in 0,04 ng per kg di peso corporeo. Un limite che è estremamente facile da superare.