Quali sono le agevolazioni 2023 più importanti da tenere in conto e che cosa bisogna fare per avervi accesso. Tutte le indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Agevolazioni 2023, questo è un capitolo molto ricco e che offre numerosi spunti a disposizione dei residenti in Italia, cittadini italiani oppure no (purché in regola). Di aiuti che mettono a disposizione detrazioni, supporto economico, esenzioni e simili ce ne sono davvero tanti.
E l’Agenzia delle Entrate, quando siamo a poche settimane di distanza dall’entrata in vigore di un nuovo ciclo di agevolazioni (nel 2023 come nelle occasioni passate in molti casi il mese dello start è rappresentato da marzo, n.d.r.) ha fornito un insieme di linee guida per gli utenti su cosa fare per ottenere queste preziose coperture.
Tra le agevolazioni 2023 non può mancare la cosiddetta Legge 104, che offre aiuti economici e detrazioni fiscali per i nuclei famigliari che hanno almeno una persona con disabilità grave o totale a carico. In caso di idoneità si hanno agevolazioni per:
L’acquisto di un veicolo per un disabile riguarda dei punti ben specifici. In questo caso la detrazione è sul 19% della spesa totale necessaria per comprare il mezzo. Poi l’IVA ridotta al 4% sul suddetto acquisto. La esenzione dal bollo auto ed anche dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Agevolazioni simili si hanno anche per l’acquisto di materiale informatico che ha lo scopo di intrattenere, formare ed informare il disabile.
Per quanto riguarda il lato edilizio, le persone disabili possono contare sulla eliminazione delle barriere architettoniche.
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In questo caso scatta una detrazione Irpef del 50% per le spese che avvengono fino al 31 dicembre 2024 per la ristrutturazione edilizia dell’immobile. E che aumenta al 75% per spese che si protrarranno fino al 31 dicembre 2025.
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Riguardo alle spese sanitarie, alla consueta detrazione prevista vanno sommate delle deduzioni che sono da escludere dall’imponibile:
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Va escluso dal reddito totale anche quello che il versamento dei contributi per assistenti domestici, fino ad un tetto massimo di 1549,37 euro. E con redditi che non vanno al di sopra dei 40mila euro c’è una detrazione Irpef del 19%, su importo non superiore ai 2100 euro.
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Per ogni ulteriore informazione bisogna rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, o direttamente ad uno degli sportelli presenti sul territorio o sul sito web ufficiale dell’Ente. Inoltre torna utile anche il rivolgersi ad un Patronato CAF.