Ecco perché non dovremmo mai gettare questa parte del sedano: mettendola in un bicchiere succede un vero e proprio miracolo.
Ciò che spesso consideriamo uno scarto, è molto più prezioso di quanto possiamo immaginare. Se gettate questa parte del sedano, dovreste decisamente evitare: in realtà può essere riutilizzata in modo facile e veloce per coltivare il sedano in vaso, così da averlo sempre a disposizione all’occorrenza. Scopriamo cosa sapere a riguardo.
Non gettare questa parte del sedano: non è uno scarto
Il sedano è un ortaggio ampiamente utilizzato in cucina, per la preparazione di sughi, brodi, insalate e via dicendo. Per questo, dovremmo sempre averlo a disposizione per insaporire le nostre pietanze.
Non solo gustosissimo, il sedano è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. In primo luogo, contiene un elevato quantitativo di fibre, che aiutano a ridurre i livelli di trigliceridi e di colesterolo cattivo.
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Senza contare, poi, che la presenza di sedanina – un’importante sostanza contenuta in questo ortaggio, da cui prende il nome – favorisce la digestione e combatte disturbi come stipsi, diarrea e meteorismo.
Dagli effetti diuretici, contrasta la ritenzione idrica e favorisce la purificazione dell’organismo.
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Infine, il sedano è una fonte importante di minerali essenziali per il nostro benessere, tra cui rientrano manganese, ferro e potassio.
Se state per correre dal fruttivendolo per fare incetta di questo fantastico ortaggio, aspettate: in realtà, non è necessario acquistarlo. Infatti, c’è un trucchetto molto semplice che possiamo mettere in pratica per procedere autonomamente alla coltivazione del sedano in vaso: ecco di quale si tratta.
Come coltivare il sedano in vaso
Come si coltiva questo ortaggio in vaso? Basta non gettare la parte del sedano che comunemente consideriamo uno scarto, ovvero la sua base.
Dovremo, invece, tagliarla con un coltello molto affilato, assicurandoci che la sua lunghezza sia di circa 5 centimetri. Dopodiché, occorrerà riempire di acqua a temperatura ambiente un piatto fondo, al cui interno posizionare la base del sedano.
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In poco tempo, e rispettando determinate condizioni, vedremo germogliare dal cuore del nostro “scarto” i primi germogli del sedano. Le radici, invece, spunteranno nella parte inferiore.
Quali accortezze mettere in pratica per favorire questo processo? In primo luogo, attenzione all’esposizione solare: dovremo posizionare il piatto in una zona illuminata ma non direttamente esposta ai raggi del sole.
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Anche la sostituzione dell’acqua è importante: questa procedura dovrà essere ripetuta ogni 3 giorni circa. Generalmente, i primi germogli compaiono dopo una settimana.
Tuttavia, sarà necessario conservare il gambo del sedano nel piatto colmo d’acqua per almeno tre settimane. Dopodiché, potremo trapiantarlo in un vaso colmo di terriccio e compost, assicurandoci di annaffiarlo per mantenere umido idratato il terreno.