Non buttatele, possono essere riciclate: ecco come riutilizzare le foglie secche in modo davvero geniale e semplice.
Capita spesso che ciò che ai nostri occhi appare come un rifiuto inservibile, in realtà sia un prezioso tesoro. È questo il caso delle foglie secche, che possono essere riutilizzate a beneficio di piante e fiori. Del resto, raccoglierle è consigliato non solo per questioni estetiche, ma anche perché il loro accumulo rischierebbe di favorire la proliferazione di batteri e funghi. Anziché buttarle, però, dovremmo usarle così.
Come e perché raccogliere le foglie secche
Raccogliere da terra le foglie secche è fortemente consigliato per più di una ragione.
In primo luogo, l’accumulo di questo manto umido e scivoloso potrebbe aumentare il rischio di incidenti e cadute. Senza contare, poi, che rischierebbe di compromettere la salute della pianta.
Infatti, la loro presenza impedisce ai raggi solari di raggiungere il terreno. Senza contare, poi, che l’umidità trattenuta favorisce fenomeni di marcescenza che saranno visibili con l’arrivo della primavera.
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Come raccogliere le foglie secche? Oltre ad utilizzare il classico rastrello, ci sono una serie di rimedi alternativi che possiamo mettere in pratica per raggiungere questo scopo in modo pratico e veloce.
Il primo metodo è davvero banale, ma molto utile. Esso consiste nell’impiegare un cartone della lunghezza di almeno un metro e mezzo, su cui radunare tutte le foglie per poi rimuoverle in un solo colpo.
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In alternativa, possiamo tagliare l’erba senza rimuovere le foglie, in modo che esse vengano sminuzzate e si mescolino con l’erba tagliata. Così facendo, inoltre, otterremo un compost di alta qualità senza alcuno sforzo.
Infine, se le foglie presenti nel nostro giardino sono molte, il miglior consiglio è quello di acquistare un soffiatore per aspirarle tutte in modo comodo e rapido. Dopo averle raccolte, però, anziché buttarle usiamole così!
Riutilizzare le foglie secche: il metodo furbissimo
Nei boschi le foglie secche rimaste ai piedi degli alberi e delle piante si trasformano in preziosi nutrienti che verranno nuovamente assimilati dalle radici, in un processo di riutilizzo circolare davvero affascinante.
Grazie all’azione di batteri, vermi e funghi, infatti, le foglie vengono progressivamente sminuzzate e si decompongono tramutandosi in sostanze utili per la crescita, il nutrimento e la prosperità della pianta.
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Anche noi possiamo imitare questo sbalorditivo processo, facendo sì che le foglie si trasformino in humus utile per la sopravvivenza degli organismi vegetali.
Come fare? Dopo aver raccolto le foglie, occorrerà conservarle in un sacco forato in più punti, da conservare in un luogo secco. Dopodiché, non ci resterà che attendere circa 18 mesi affinché batteri, vermi e altri organismi facciano il loro lavoro.
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Al termine di questo processo, avremo pronto l’humus senza alcuno sforzo. Se non avete voglia di aspettare così tanto tempo, c’è un utilizzo alternativo delle foglie secche.
Quale? Impiegarle per la pacciamatura. In questo caso, basterà raccogliere le foglie e con esse formare una copertura per le piante più sensibili alle temperature, avendo cura di proteggere terreno e radici.
