Saltare i pasti: cosa succede al corpo? Ecco perché dovremmo assolutamente evitare.
Ancora troppe persone ritengono che saltare i pasti sia un’ottima strategia per perdere peso. Niente di più sbagliato: si tratta di un’abitudine da evitare categoricamente. A ribadirlo ancora una volta sono gli esiti di uno studio scientifico, che hanno esaminato cosa succede al corpo quando saltiamo i pasti. Gli effetti negativi sull’organismo sono numerosi: ecco di quali si tratta.
Saltare i pasti: cosa succede al corpo
Saltare i pasti principali non è affatto una buona idea. Che si tratti di un tentativo di dimagrimento o di una dimenticanza frutto della vita frenetica che la maggior parte di noi conduce, dovremmo cercare di non rinunciare a colazione, pranzo e cena.
I rischi derivanti da questa pratica, infatti, sono molto seri. A sostenerlo è uno studio scientifico che ha coinvolto oltre 24.000 adulti con un’età superiore a 40 anni.
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Circa il 30% dei partecipanti alla ricerca saltava regolarmente i pasti. Secondo i dati raccolti dagli scienziati, l’identikit di chi ha una maggiore probabilità di evitare di consumare la colazione, il pranzo o la cena è quello di un uomo nero, giovane, con istruzione inferiore e reddito familiare basso.
Inoltre, questa abitudine è stata riscontrata soprattutto nei fumatori, nelle persone dipendenti da alcol e in chi era solito consumare degli spuntini poco nutrienti e molto calorici.
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Gli studiosi hanno messo in luce che saltare i pasti è una pratica scorretta perché, al momento del pasto successivo, la fame e l’aumentato bisogno di apporto calorico inducono a mangiare di più, compensando ciò che non è stato assimilato in precedenza.
Questo squilibrio calorico porterebbe a problemi di regolazione del glucosio, responsabile della produzione di energia, causando il deterioramento del sistema metabolico.
I risultati dello studio
Quali sono, nel dettaglio, gli effetti sul corpo derivanti dall’abitudine di saltare i pasti?
I ricercatori hanno osservato che evitare uno dei tre pasti principali è associato a un maggior rischio di mortalità più alto.
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Nella fattispecie, saltare la colazione sembra aumentare il rischio di morte per malattia cardiovascolare. Evitare il pranzo o la cena, invece, è collegato a un incremento del rischio di mortalità per tutte le cause, patologie cardiovascolari comprese.
Anche mangiare due pasti adiacenti, a intervalli di 4-5 ore l’uno dall’altro, sembra avere effetti negativi per la salute. Secondo gli studiosi, infatti, aumenterebbe il rischio di mortalità.
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In ogni caso, gli scienziati hanno chiarito che il loro studio non implica alcun nesso di causa-effetto. È necessario condurre ulteriori ricerche per esaminare in maniera più approfondita gli effetti dell’abitudine di saltare i pasti.
Inoltre, è importante tenere in considerazione altri fattori come lo stile di vita e le abitudini alimentari dei soggetti presi in esame.
