C’è una strada molto vantaggiosa da potere percorrere allo scopo di combattere il caro carburante 2023. In cosa consiste il Bonus Benzina.
Contro il caro carburante 2023 non ci sarà, almeno non al momento, il taglio delle accise. Questa misura aveva fatto si che il costo elevatissimo registrato a partire dall’inizio del 2022 venisse abbassato di alcuni centesimi al litro. E nonostante l’esborso previsto per i cittadini risultasse essere elevato, almeno aveva fatto in modo di contenere parzialmente l’emergenza.
Senza quel provvedimento le cose sarebbero andate molto peggio. Ma le politiche di contrasto al caro carburante 2023 non prevedono tale aiuto. C’è però altro al quale ci possiamo aggrappare, per fortuna. Il Governo Meloni ha però confermato un altro sostegno che già aveva fatto la sua comparsa nell’Esecutivo precedente guidato da Mario Draghi.
Si tratta di un bonus che può essere concesso se i soggetti interessati riescono a soddisfare alcuni parametri. In quel caso il caro carburante 2023 potrà essere contenuto grazie alla cifra decisamente importante che entra in ballo.
Caro carburante 2023, come ottenere il Bonus Benzina
Quello di cui parliamo è il Bonus Benzina 2023 che, come detto, è stato confermato anche per quest’anno. E che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre prossimo. La misura consta di un voucher dal valore di 200 euro, da concedere una tantum a:
- dipendenti di aziende private;
- lavoratori di studi professionali;
- dipendenti del settore terziario (trasporti pubblici, servizi e turismo).
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Con questo voucher si potranno pagare le spese per fare rifornimento di benzina, gasolio e gpl, oltre che di gas metano e ricariche per i veicoli elettrici. Non sono compatibili in alcun modo alla ricezione di questo bonus coloro che lavorano in qualsiasi comparto della Pubblica Amministrazione.
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Sarà discrezione dei datori di lavoro concedere questi buoni ai loro dipendenti. E questi voucher possono avere anche uno scopo retributivo per l’anno in corso e solo nel caso in cui rispettino tutte le norme inserite nei contratti aziendali o territoriali di riferimento.
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Vuol dire che, per avere accesso a questa copertura, non c’è alcuna domanda da presentare né alcuna attestazione ISEE da esibire.
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Sul sito web ufficiale della Agenzia delle Entrate sono presenti tutte le indicazioni per meglio chiarire le idee in merito a questa misura.
