Quali sono le principali novità che riguardano una entrata per i cittadini, un extra che dipende a seconda di quella che è la propria professione.
È prevista per svariati cittadini una entrata che potrà risolvere diversi problemi di natura economica. Intanto siamo già in un periodo in cui la Legge di Bilancio per il 2023 è diventata ormai una realtà consolidata, dopo che la stessa era stata votata in ultima istanza al Senato.
Molti dei provvedimenti della Manovra firmata dal Governo Meloni entreranno in vigore a partire da marzo 2023 in poi. Intanto scattano anche altre novità già decise a loro tempo. Per esempio le entrate dei cittadini risulteranno ritoccate in conseguenza delle modifiche apportate agli scaloni Irpef.
E con il taglio del cuneo fiscale si riscontra un aumento delle entrate per alcuni cittadini. Quali sono le categorie interessate ed a quanto ammontano le variazioni inserite all’interno della busta paga?
Cittadini con entrate maggiori, i dettagli
Per i lavoratori dipendenti che hanno delle entrate che non vanno al di sopra dei 25mila euro all’anno, il taglio del cuneo fiscale porterà in dote un aumento del 3%, sempre su base annua. Questo in riferimento alle entrate al netto.
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Se invece i guadagni sono superiori a tale cifra non ci saranno variazioni. Per questa fascia permane il taglio del cuneo fiscale del 2% già stabilito nel corso dell’anno passato. Per i dipendenti pubblici scatta poi un +1,5% nelle rispettive buste paga.
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E possono sorridere anche i collaboratori domestici quali badanti, colf e baby sitter, che avranno degli aumenti correlati a quelle che sono le indicazioni odierne in fatto di inflazione. L’aumento sarà del 9,2% da gennaio 2023, con aumenti compresi tra i109 ed i 145 euro al mese. Scende poi al 5% la tassazione che riguarda i premi sulla produttività.
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Anche il calendario arriva in aiuto di tanti, grazie al cosiddetto Bonus Capodanno. Visto che il 1° gennaio – che è un giorno festivo di default – è caduto di domenica, per legge spetta un relativo riconoscimento all’interno della busta paga erogata a gennaio. Questa cosa avviene sempre nei casi di festività non godute, ovvero di giorni cerchiati in rosso che però capitano di domenica.
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Il premio ai lavoratori dipende da quella che è la aliquota giornaliera indicata dal proprio contratto di lavoro di categoria. Poi chi lavora in giorni festivi legati non alla domenica ma ad eventi periodici annuali, come l’Epifania, deve ottenere un extra.