La ninfea è una pianta conosciuta molto nel mondo, non solo per la sua bellezza scenica, ma anche perché ha ispirato moltissimi artisti e scrittori. Inoltre la ninfea ha un significato ben specifico, infatti simboleggia la purezza come il Giglio!
La ninfea è una pianta prettamente tropicale, acquatica perenne che ha lo scopo di adornare i laghetti artificiali o gli stagni. Questa pianta appartiene alla famiglia delle ninfee e le sue caratteristiche sono ben specifiche: radici rizomatose, foglie larghe e tondeggianti che servono alla pianta di galleggiare leggiadra sull’acqua.
La ninfea è una pianta di origine euroasiatica che cresce in maniera del tutto spontanea in acqua prevalentemente dolci. I fiori della ninfea sono davvero spettacolari dai colori sgargianti composti da petali orizzontali e carpelli a forma di pistillo. Le ninfee possono essere sia rosa, sia bianche, ma anche gialle o con diverse sfumature.
Ninfea: come coltivarla e curarla al meglio
Per coltivare questa pianta non occorre avere un pollice verde eccelso, bisogna solo avere passione e cura di questa pianta. Non ti resta che armarti di pazienza e olio di gomito e potrai avere in casa tua delle piante tropicali dall’impatto scenico. Ecco quali strumenti ti occorrono e soprattutto come coltivare e curare questa pianta!
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Le ninfee prediligono luoghi soleggiati o un po’ ombrosi che possiedono una profondità minima di 50 cm ed è possibile coltivarle nei vari vasi e si consiglia di disporle in un giardino un terrazzo particolarmente arieggiato e dove i raggi solari possono colpire la pianta. Per coltivare le ninfee dovrai inserire all’interno di ogni vaso un sasso e bisogna aggiungere almeno 2-3 centimetri d’acqua. Si consiglia inoltre di cambiare l’acqua di tanto in tanto in modo da evitare l’ossigenazione e di tenere pulite anche le foglie, i rizomi e il contenitore stesso delle ninfee.
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Di solito si consiglia un concime particolare che è possibile acquistare in commercio nei vari negozi specializzati che si occupano di piante acquatiche a lenta cessione. I rizomi vanno puliti con uno getto d’acqua fredda non troppo forte in modo da non danneggiarle e poi dovrai separare la pianta madre. Inoltre i rizomi vanno immersi in acqua poco profonda e trasferiti in piccoli vasi. Si consiglia di accorciare le radici almeno una volta l’anno e di eliminare le ife mollicce e filamentoso presenti sulle varie piante.
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Fai attenzione che la pianta non presenti fiori o foglie malate e di attuare un riciclo idrico durante i mesi afosi o periodi di siccità, così che permetterai alla pianta la corretta ossigenazione dell’acqua stagnate. Durante i mesi invernali invece si consiglia di depositare i rizomi in vasi che all’interno contengono sabbia umida e di collocarli in un ambiente caldo che abbia una temperatura minima di 10 gradi e poi trasferirli dopo maggio in acqua. Infatti è proprio in questo mese che i fiori tendono a sbocciare fino alla fine di settembre.
Nicolas De Santis