Uno studio scientifico ha messo in luce un effetto davvero sorprendente degli acquazzoni: ecco cosa succede al corpo quando piove.
Un team di ricercatori dell’Università del New South Wales di Sydney ha evidenziato che esiste un collegamento tra pioggia e memoria: quando piove riusciamo a ricordare con più facilità le informazioni, ottenendo risultati migliori nei test. Per quanto bizzarro possa sembrare, si tratta di un assunto dimostrato scientificamente: non ci resta che scoprire nel dettaglio cosa succede al corpo quando piove, e perché.
Incredibile ma vero: la nostra mente ricorda tre volte di più e meglio durante un acquazzone.
A sostenerlo è un team di scienziati che, per dimostrare questa bizzarra tesi di ricerca, ha condotto un esperimento in un negozio di giocattoli.
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I ricercatori hanno posizionato all’ingresso del locale dieci oggetti, tra cui un autobus rosso, un cannone, un salvadanaio a forma di maiale e un trattore.
Dopodiché, hanno monitorato il comportamento degli avventori del locale nelle giornate di sole e nei giorni di pioggia.
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Alla fine delle compere nel negozio, veniva chiesto ai clienti quali degli oggetti posizionati all’ingresso del negozio e visti di sfuggita ricordassero.
Stando alle risposte fornite dai partecipanti all’esperimento, le abilità mnemoniche risultano decisamente più sviluppate nelle giornate uggiose.
In realtà , c’è un terzo elemento che funge da ponte di raccordo tra le condizioni atmosferiche e la capacità di ricordare. Si tratta del nostro stato d’animo. Infatti, la tristezza è associata al cattivo tempo.
Durante le giornate di sole, invece, tendiamo ad essere più allegri e spensierati. Eppure, sebbene si tratti di uno stato d’animo non esattamente piacevole, anche la tristezza ha i suoi risvolti positivi.
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Infatti, come ha spiegato il professor Joe Forgas, a capo dello studio “Sembra un contro ma un po’ di tristezza è una buona cosa. Infatti le persone hanno fallito il test nei giorni di sole, quando erano più propense a essere allegre e spensierate“.
La tristezza, infatti, ci spinge ad essere più riflessivi e concentrati sull’ambiente circostante. Quando siamo allegri, invece, tendiamo a socializzare e a soffermarci sulle relazioni interpersonali.
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Il risultato della ricerca è perfettamente in linea con le conclusioni tratte da un ulteriore studio, che ha evidenziato che gli studenti depressi tendono ad avere risultati scolastici migliori rispetto ai loro coetanei felici.