Controlla l’etichetta prima di acquistare: questo colorante ha un retroscena inquietante

Il commercio della farina di insetto ha sollevato un polverone, in realtà, derivati di insetti li mangiamo da sempre: è il colorante E120.

colorante rosso insetti
Bevande da aperitivo (Canva) – Inran.it

La notizia del commercio europeo della farina di grillo, affidato a una sola azienda e sotto severi controlli di sicurezza, ha comunque smosso una marea di polemiche sui social. Non si tratta certo di un attentato alla tradizione culinaria occidentale, ma soltanto di un’alternativa. Chi sarà interessato la assaggerà, tutti gli altri possono tranquillamente ignorarla.

Tuttavia, bisogna sapere che derivati di insetti li consumiamo da sempre, grazie a un colorante alimentare sfruttato in tantissimi cibi. È il colorante E120, derivante dalla polverizzazione della cocciniglia, il parassita che infesta le piante durante l’estate. Basta leggere le etichette dei vari prodotti e fare attenzione alla scritta “additivo E120”, che indica l’utilizzo delle cocciniglie.

Il colorante a base di insetti, lo sfruttiamo da sempre: è presente su molte etichette

colorante rosso cocciniglie
Invasione di cocciniglie sulla pianta (Canva) – Inran.it

Sebbene non sia più commerciato da qualche anno, in realtà il colorante E120 è ancora presente sugli scaffali dei supermercati. Lo si può trovare su diversi alimenti di consumo quotidiano, come colorante per bibite analcoliche e alcoliche e per le caramelle di gelatina. Insomma, il consumo di derivati da insetti non è certo una novità, ma i social, in tempi di complottismo, acuiscono l’argomento.

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La cocciniglia è un parassita delle piante, difficile da eliminare, che prolifera in estate, con le alte temperature. Tramite la polverizzazione di questi insetti, si ottiene il colorante rosso brillante, usato per cibi e bevande. Il colorante E120 non è altro che un derivato della lavorazione delle cocciniglie femmine, appartenenti alla specie Dactylopius, Dactylopius coccus e dalle Kermes vermilio.

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Questi insetti sono dotati di una sostanza di colore rosso, il Carminio, che si accentua quando gli insetti sono in gravidanza. Questi insetti sono colti dai rami prima della deposizione delle uova e lasciati essiccare, per poi estrarne il colore, usato nell’industria dolciaria e nell’industria cosmetica. Il colorante ricavato, perciò lo si può trovare anche sui rossetti o altri trucchi rossi.

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È importante leggere bene le etichette durante la spesa, perché se si leggono scritte quali “colorante E120”, oppure “carminio”, o ancora “acido carminico”, allora dietro si nascondono le cocciniglie. Per ottenere una porzione di 1 kg di colorante occorrono 100 mila insetti. Questa sostanza, inoltre, non è neanche troppo salutare, poiché può causare problemi respiratori e di intossicazione, oppure allergie.

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In commercio, inoltre, si trova anche il colorante E122, una variante artificiale, che non fa uso di insetti, e che da qualche anno ha preso piede, sostituendo gradualmente l’E120. Il colorante derivato dalle cocciniglia, comunque, è ancora presente in molti prodotti, dai succhi di frutta agli yogurt alle fragole, dalle caramelle gommose alle bevande da aperitivo. Insomma, sono inutili le polemiche di queste settimane sull’ingresso della farina di insetto, basta solo leggere le etichette per stare sicuri.

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