Non tutto il cibo scaduto è da buttare | Ti mostro una cosa che in pochi conoscono

èIl cibo scaduto è tutto da buttare? La risposta è no e di seguito vediamo i motivi, perché c’è una cosa di cui pochi sono a conoscenza. Vediamo qual è.

controllare data scadenza
Controllando data scadenza (Canva – Inran.it)

Purtroppo a volte capita che si trova in casa o in frigo del cibo scaduto, ed è un vero e proprio spreco. Quando lo si trova, inevitabilmente lo si butta nella spazzatura, come accade per il cibo surgelato. La data di scadenza, nel nostro subconscio, mette proprio la parola fine a quell’alimento. Tuttavia non sempre questa regola vale, difatti alcune cose si possono mangiare anche dopo, ovviamente tenendo conto delle condizioni in cui il cibo si trova.

La data di scadenza è importante per la sicurezza degli alimenti, per far capire se è ancora buono da mangiare o meno. Infatti la scritta deve essere sempre visibile e non può mai mancare sulla confezione. Tuttavia c’è una differenza tra due diciture da sottolineare:

  • Consumare preferibilmente entro il: significa che la data posta sulla confezione è indicativa e non rigida e quindi si può consumare il prodotto qualche tempo dopo come accade l’olio, il riso, la pasta o i biscotti.
  • Consumare entro il: questa dicitura indica che dopo quella data l’alimento perde le sue caratteristiche organolettiche e potrebbe diventare nocivo. In questo caso vale soprattutto per prodotti freschi.

Buttare il cibo scaduto? No! Ecco cosa ignori

Data di scadenza
Data di scadenza (Canva – Inran.it)

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Appurato che la data di scadenza è importante e che in alcuni casi non va proprio seguita alla lettera, ci sono per l’appunto alcuni alimenti che vanno trattati nello specifico:

  • Prosciutto cotto sottovuoto: il sottovuoto garantisce che l’alimento possa essere consumato fino a 3 settimane, ma bisogna sempre considerare il suo aspetto. A volte rimane buono da mangiare anche sette giorni dopo la data riportata sulla confezione.
  • Carne confezionata: in genere questo alimento si mantiene per una settimana se conservato adeguatamente e se quando si va al supermercato la si mette in una borsa frigo, questa può durare anche due o tre giorni in più. Fare attenzione a quando la polpa diventa scura e in grasso si ingiallisce.

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  • Olio extravergine di oliva: può durare fino a 18 mesi, quindi molto a lungo, dal suo confezionamento e va conservato in un luogo protetto dal calore e dalla luce, se l’odore è rancido meglio buttarlo.
  • Cioccolato: anche questo alimento dura molto a lungo, circa un anno e se la tavoletta rimane ben protetta dal calore e dall’umidità, rimane commestibile anche per mesi oltre la data di scadenza. Quando non è buona si forma una patina bianca in superficie.
  • Verdure in busta: a prescindere dal tipo di verdura in busta acquistato, resta la regola di circa una settimana. Tuttavia se le foglie sono ancora belle dopo la scadenza si possono ancora mangiare.

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  • Uova: le uova fresche possono durare fino a 20 giorni e non occorre nemmeno metterle in frigorifero per conservarle. Se invece sono prodotti del supermercato, consumarle massimo entro due o tre giorni dopo la data di scadenza.
  • Latte e derivati: dal suo confezionamento, il latte si mantiene all’incirca per 5 giorni ed è buono anche il giorno dopo la data di scadenza. Tuttavia si potrebbe incorrere nella presenza di batteri i quali possono causare problemi gastrointestinali. Per quanto riguarda lo yogurt, invece, se è ben conservato, può durare anche 15 giorni dopo la scadenza; il burro va consumato entro massimo una settimana e il formaggio può durare fino ad un mese oltre la scadenza.
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