Se avete un Senecio, o pianta del rosario, ecco cosa sapere sulla sua cura affinché cresca forte, sana e rigogliosa.
Avete mai sentito parlare del Senecio? È anche detto pianta del rosario per via dell’incredibile somiglianza tra le sue foglie e i grani del rosario. Si tratta di una specie botanica ornamentale facile da gestire e dall’aspetto decisamente suggestivo. Scopriamo insieme come prenderci cura al meglio del Senecio, dalla collocazione migliore alla frequenza dell’annaffiatura.
Cura del Senecio: consigli e accorgimenti
Il Senecio è una pianta grassa ideale anche per chi non è esattamente dotato di pollice verde: infatti, richiede cure minime e riesce a sopravvivere anche in condizioni estreme. Non a caso, si tratta di una specie proveniente dalle regioni più aride dell’Africa.
L’habitat secco e rovente l’ha resa adatta a sopravvivere anche con pochissime irrigazioni; le sue foglie succulente, del resto, fungono da riserva idrica, all’interno delle quali accumula i liquidi di cui necessita.
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Dal punto di vista estetico, si tratta di un organismo vegetale davvero peculiare: la sua bellezza, infatti, non si deve ai fiori, ma alle foglie. La pianta, infatti, presenta lunghi rami pendenti impreziositi da numerosissime foglioline di forma sferica.
Per questa sua caratteristica più unica che rara, somiglia a un prezioso giro di perle o ai grani del rosario, a cui deve il suo nome.
Dove posizionare la pianta del rosario?
Per prenderci cura al meglio del Senecio, occorre valutare attentamente la collocazione della pianta. Essa ha bisogno di molta luce; la posizione ideale, quindi, sarebbe davanti a una finestra.
In estate potremo metterla anche all’esterno, purché sia posta all’ombra o illuminata dal sole esclusivamente nei momenti meno torridi della giornata. In autunno e in primavera, invece, la collocazione più opportuna del Senecio è in casa.
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Per la sua sopravvivenza, è essenziale assicurarsi di posizionarla al riparo da sbalzi di temperatura, come spifferi o fonti di calore.
Visti i lunghi rami della pianta che si protendono verso il basso, la miglior collocazione sarebbe all’interno di un vaso sospeso: non c’è dubbio, questa idea conferirà ad ogni ambiente un effetto davvero scenico e suggestivo.
Ogni quanto annaffiare il Senecio?
Come abbiamo anticipato, la pianta del rosario ha bisogno di minime quantità di acqua per sopravvivere, poiché è perfettamente abituata a condizioni di siccità.
In primo luogo, dovremmo scegliere un vaso con un buon drenaggio, per evitare ristagni di acqua che rischino di far marcire le radici.
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Per quanto riguarda la frequenza di annaffiatura del Senecio, in inverno sarà sufficiente effettuare questa operazione un paio di volte al mese; in estate, invece, si raccomanda di annaffiare la pianta una volta al mese, aggiungendo all’acqua anche del concime liquido per piante grasse.
Come rinvasare la pianta del rosario
Infine, non ci resta che scoprire un’ultima informazione sulla cura del Senecio: come rinvasare correttamente la pianta?
Questa operazione va eseguita quando la pianta diventa troppo grande. Basta guardare le radici: se tendono ad uscire fuori dai fori per il drenaggio posti in basso, significa che c’è bisogno di un vaso più grande.
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In questo caso, occorrerà rinvasare a primavera, trasferendo il Senecio in un contenitore più ampio del precedente, ma non eccessivamente largo.
Basterà aggiungere del nuovo terriccio per riempire completamente i bordi e aggiungere del concime liquido per far sì che la pianta goda di un ulteriore apporto di nutrienti per superare al meglio questa fase, che può rivelarsi stressante.