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Il 31 gennaio è l’ultimo giorno utile per richiedere questo bonus: non perdere altro tempo

Pubblicato da
Salvatore Lavino

In che cosa consiste il bonus che scade il 31 gennaio e cosa è necessario fare allo scopo di avere la copertura richiesta e l’importante aiuto economico previsto.

Tre banconote da cinquanta euro (Foto Canva – Inran.it)

Il 31 gennaio un bonus ci saluta. Per cui restano solamente pochi giorni per potere compilare l’apposita domanda ed ottenere la cifra che tale misura di provvedimento mette a disposizione. Si tratta di un provvedimento di supporto tra i tanti ai quali milioni di italiani hanno fatto ricorso durante gli ultimi dodici mesi.

Il bonus in scadenza il 31 gennaio in particolare è uno tra quelli che lo Stato ha concepito con il preciso scopo di contrastare la crescita incontrollata dell’inflazione, giunta purtroppo all’11% circa. Oltre che per tamponare il caro vita e l’impennata dei prezzi avvenuti già a partire dall’inizio del 2022.

Vale la pena dunque completare la richiesta per il bonus che scade il 31 gennaio 2023. Infatti non dovrebbe risultare particolarmente difficile rientrare nell’ambito della copertura che tale misura offre. Ci sono dei requisiti da rispettare ma che non appaiono restrittivi.

Questo bonus scade il 31 gennaio 2023, come richiederlo online all’INPS

Una persona che porge dei soldi (Foto Canva – Inran.it)

Il bonus in questione è quello cosiddetto “150 euro” ed è necessario contattare l’INPS o la propria Cassa di riferimento entro l’ultimo giorno di gennaio del 2023 allo scopo di ottenerlo. Una cosa che è possibile fare o in piena autonomia o avvalendosi dell’aiuto di un Patronato CAF tra i tanti presenti sul territorio nazionale.

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Questo bonus offre una indennità una tantum. Vuol dire che il fruitore avente diritto potrà usufruirne una volta sola. I 150 euro in questione sono riservati a delle specifiche categorie di lavoratori. Potranno infatti ottenerli:

  • i collaboratori coordinati e continuativi (CO.CO.CO);
  • i dottorandi con borsa di studio;
  • gli assegnisti di ricerca;
  • i lavoratori stagionali e intermittenti;
  • i lavoratori dello spettacolo.

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Occorre essere in possesso dei requisiti indicati dalla Circolare INPS n.127/2022. Nel caso dei lavoratori intermittenti e stagionali, è possibile avanzare richiesta del bonus solamente nel caso in cui il datore di lavoro non abbia già concesso tale bonus all’interno della busta paga di novembre 2022.

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Altre categorie di lavoro incluse nella copertura della misura sono:

  • lavoratori dipendenti;
  • titolari di disoccupazione agricola;
  • titolari di Reddito di Cittadinanza;
  • titolari di Naspi, Dis-Coll o indennità Covid-19;
  • lavoratori domestici.

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La cifra contemplata verrà ricevuta o in busta paga o tramite accredito diretto da parte dell’INPS. È obbligatorio in tutti i casi non avere un reddito annuo lordo che superi i 20mila euro di tetto massimo.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.