L’orchidea è uno dei fiori più affascinanti in assoluto, ma non esiste solo quella da interno: quella da esterno è bellissima.
Siamo abituati a vedere le orchidee dentro casa, per abbellire gli ambienti casalinghi. Queste, infatti, temono il freddo e si tengono in ambienti chiusi. Tuttavia, esistono anche delle fantastiche orchidee da esterno, del tipo Cymbidium, perfette per decorare giardini e terrazzi. Queste piante hanno uno sviluppo simpoidale. Cosa significa?
Lo sviluppo simpoidale è un fenomeno per cui la gemma principale degenera, venendo sostituita da gemme sottostanti. Questa varietà è originaria dell’Australia e di alcune regioni dell’Asia centrale e meridionale, come Cina e Giappone. Ma quali sono le caratteristiche principali di questa meraviglia della natura? E come si coltiva?
Coltivazione dell’orchidea da esterno: cosa bisogna sapere
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La varietà di orchidea da esterno ogni anno sviluppa dei bulbi appiattiti. Ogni bulbo presenta una decina di foglie rigide, leggermente arcuate, di un colore verde acceso. I fusti raggiungo anche il metro di altezza. Il Cymbidium si interra in autunno, quando è a riposo vegetativo, oppure in primavera.
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Quando si interra, è preferibile utilizzare della terra argillosa piuttosto che terriccio universale e torba, meno indicati per questa specie. Ogni fusto da origine a circa 25 fiori di diversi colori, di solito sono bianchi o gialli. La fioritura è lunga e ha durata di qualche settimana, anche mesi.
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Questa varietà, essendo da esterno, non soffre il freddo, tanto che riesce a sopravvivere alle gelate e alle temperature basse. La temperatura ottimale per coltivarla sono di circa 20 gradi. La posizione che predilige per crescere è a mezz’ombra, e necessita di una luce pallida, quella del primo mattino. Un’esposizione al nord è la cosa migliore per il suo sviluppo. Teme il forte caldo, quindi bisogna proteggerla dai raggi del sole estivo, che ne provocano le bruciature.
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Sono fiori resistenti, si adattano più o meno ad ogni tipo di terreno, purché sia leggermente acido e drenante. Le annaffiature devono essere abbondanti, soprattutto durante la primavera e l’estate. In inverno, le irrigazioni devono essere meno frequenti, ma sempre regolari. A fine inverno, per rinvigorire la pianta, è bene somministrare un buon fertilizzante liquido a base di potassio e fosforo.