Bella ed elegante l’orchidea si integra alla grande con l’atmosfera di un abitazione. Sono importanti però alcuni accorgimenti, come quello del rinvaso, per la salute della pianta e per una crescita ottimale
Parlando di rinvaso intendiamo l’atto o la pratica di estrazione periodica di una pianta coltivata in vaso, allo scopo di reinserirla in un vaso o contenitore di capienza superiore, per permettere alla pianta stessa un nuovo approvvigionamento di nutrienti da un terreno nuovo e potenziarne così la crescita e la salute. Come prima cosa c’è da capire quando è necessario rinvasare la nostra orchidea. Questa è un’ operazione che va eseguita quando il substrato mostra forti segnali di deterioramento, indipendentemente dalla stagione nel quale ci troviamo e dalle condizioni della pianta.
La qualità del substrato è la condizione basilare per il rinvaso; il vaso deve essere cambiato infatti quando il contenitore diventa troppo piccolo e come conseguenza le radici fuoriescono abbondantemente e, quando il terriccio specifico è degradato. Per completare il cerchio poi, per una perfetta rinvasatura, attendere che l’orchidea sfiorisca sarà l’optimum, ricordando che la vera variabile da tenere in considerazione è la qualità della terra. Altro fattore da considerare è che Le orchidee Phalaenopsis e Cymbidium necessitano di una temperatura compresa tra i 18 ei 22 ° C che, non a caso, è in linea con quella di un abitazione.
Come rinvasare l’orchidea
Si può scegliere sia vasi trasparenti che non; entrambi saranno adatti per contenere le nostre favolose orchidee. La luce che il terriccio dell’orchidea riceverà, infatti, non sarà troppo determinante ai fini della crescita. Utilizzare invece un portavaso che magari si adatti e, magari sia anche in sintonia con l’arredamento, apporterà una riserva di umidità importante per la salute della pianta.
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Arriviamo poi al vero centro di tutta la faccenda. La scelta sarà importante e, dovremmo selezionare un terriccio specifico per orchidee fatto di corteccia selezionata e calibrata ovvero, un substrato professionale che garantisce ottime fioriture e l’habitat ideale per la pianta.
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Dopo aver preparato il substrato da utilizzare un giorno prima, in caso ne fossimo sprovvisti si può mescolare una parte di terriccio con della torba molto umida e questa sarà una buona soluzione, possiamo rimuovere l’orchidea dal vecchio contenitore evitando di danneggiare troppo le radici. A questo punto metteremo la pianta al centro del vaso aggiungendo, dove vediamo dei spazi vuoti che non sono a contatto con il vaso, altro substrato distribuito in modo uniforme. Infine dopo il rinvaso utilizzeremo concimi per orchidee di qualità. In commercio è possibile trovare gocce monouso da diluire in acqua.