Quando la frutta secca fa male ed andrebbe ridotta od anche evitata. Ci sono delle situazioni nelle quali si consiglia di lasciarla perdere, e sono tutte importanti.
La frutta secca fa male, in alcuni casi. E lo confermano diversi studi condotti in merito. Nonostante mandorle, noci, nocciole e quant’altro vengano consigliate da diversi esperti in ambito nutrizionale, va anche detto che dietologi e nutrizionisti suggeriscono di non andare oltre ad una certa quantità al giorno.
Se ne dovrebbe mangiare una trentina di grammi per avere tutti i benefici che la stessa sa fornire. Tra fibre, sostanze minerali ed altro, è importante una assunzione corretta con cadenza quotidiana di frutta secca, che però fa male indubbiamente in certe situazioni. In particolar modo se ci sono delle patologie pregresse.
Infatti anche ciò che è buono alla fine può nuocere, se si esagera con le porzioni. Pensate all’insalata, che se mangiata in quantità eccessive porta a sentirsi gonfi. Stessa cosa se si finisce con il bere troppa acqua. Anche con la frutta secca fa male una assunzione eccessiva. Peggio ancora se siamo già alle prese con delle specifiche situazioni che riguardano la nostra salute.
Si sa che la stessa è molto in voga specialmente nel corso delle festività di Natale. Ma attenzione, andrebbe assolutamente evitata per coloro che soffrono di certe specifiche condizioni. Come ad esempio delle allergie o delle intolleranze. Anche chi è soggetto ad obesità dovrebbe andarci cauto.
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Infatti la frutta secca confezionata contiene si delle sostanze assolutamente positive per il corretto funzionamento dell’organismo.
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Ma con in aggiunta anche del sale e dei conservanti aggiunti per conferire al prodotto un sapore più marcato. E questo ovviamente non fa bene alla salute. Nel caso di eccessiva presenza di sale a rischiare sono coloro che sono soggetti ad ipertensione.
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E poi, se si manifestano con puntuale regolarità dei disturbi al sistema digerente, la frutta secca rientra di solito nel novero di quei cibi che andrebbero evitati.
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Situazioni quali colite, coliche ed ulcere richiedono di andarci cauti in fatto di alimentazione. Ed anzi, se questi disturbi dovessero permanere, si consiglia di richiedere un consulto al proprio medico di base ed anche ad uno specialista, centellinando il più possibile il consumo di frutta secca.