Ci sono dei cambiamenti che riguardano INPS e Assegno Unico 2023 e che dovremo conoscere per non perdere i benefici previsti.
INPS e Assegno Unico 2023, quali novità sono previste per l’anno prossimo? Nell’anno nuovo è prevista una nuova maggiorazione che spetta a quelle famiglie che hanno una specifica situazione in corso. La cosa è stata ratificata all’interno della Legge di Bilancio e fornirà un aumento rispetto a quella che è la cifra attuale.
Infatti, nell’argomento INPS e Assegno Unico 2023 ecco una maggiorazione di carattere forfettario da cento euro al mese fino ad un massimo di 150 euro. Ad essere interessate sono quelle famiglie numerose che hanno almeno quattro figli a carico. Oltre ai bonus base previsti dall’Assegno Unico Universale sono previsti anche dei surplus aggiuntivi proprio in base a determinate condizioni.
Ed il numero di membri a carico è proprio una di esse, assieme ai ricavi dichiarati nel corso di un anno intero mediante l’apposito ISEE. Altre maggiorazioni previste sono quella del 50% per i primi dodici mesi di un neonato o nei primi tre anni per altri figli che vengono al mondo dopo il secondo.
Tale maggiorazione va fatta mediante l’INPS, che lavorerà in automatico per corrisponderlo a coloro che ne avranno diritto. Ovviamente sarà importante avere esibito il proprio ISEE di riferimento, questo consentirà all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale di potere effettuare tutti i calcoli utili.
Quindi non bisognerà inoltrare alcuna richiesta e si dovrà soltanto attendere. Tra l’altro, nel corso del 2023, ci sarà anche il rinnovo in automatico di quello che è l’Assegno Unico Universale. Cosa che scatterà nel corso dei dodici mesi che inizieranno con marzo 2023 e che si concluderanno a febbraio 2024. La cosa è stata resa nota proprio dall’INPS.
In questo senso a beneficiare del rinnovo automatico saranno tutti coloro che hanno percepito l’Assegno Unico Universale nel corso del 2022. Ma nel caso di cambiamenti che riguardano il proprio nucleo familiare il cittadino dovrà comunque informare l’INPS della cosa.
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Sarà possibile farlo sia sul sito web ufficiale dell’Ente, all’interno della propria area personale, o telefonando all’assistenza telefonica mediante gli appositi numeri verdi. Inoltre c’è sempre in aiuto un patronato Caf tra i tanti che sorgono sul territorio.
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Questa comunicazione sarà fondamentale per chi ha avuto un quarto figlio. Senza informare l’INPS, la stessa non erogherà alcuna maggiorazione anche nel caso in cui dovesse apprenderlo da altri documenti.
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Inoltre è prevista anche una ulteriore maggiorazione del 50% di quella che è la cifra base percepita in relazione alla propria situazione. Cosa che avverrà per i primi dodici mesi di vita del figlio.
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L’aumento, per ora, prevede anche un allungamento a 36 mesi per chi avrà un terzo figlio e successivi, con ISEE che non superi i 40mila euro. Anche se pare che questo limite di reddito dovrebbe essere eliminato.