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Salute e Benessere

Quello che mangi potrebbe provocare delle perdite di memoria: occhio a questa sostanza

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Gli esperti in ambito medico e scientifico confermano il nesso tra perdite di memoria ed alimentazione. Si rischia di più in questo caso ben specifico.

Una rappresentazione della perdita di memoria (Foto Canva – Inran.it)

Perdite di memoria, ci sono degli studi che associano questo fenomeno alla alimentazione seguita. Nel medio-lungo periodo, se si mangia in maniera non salutare, il nostro fisico tende a mostrare dei segni sia a livello esteriore che di diverso tipo.

Ma le perdite di memoria o quelli che ci paiono essere degli stati confusionali, nei quali anche sforzandoci proprio non riusciamo a rievocare alla mente un ricordo solitamente molto recente, sono tipici anche d i altre situazioni. Per esempio nei disturbi della tiroide o di tipo ormonale. Nelle donne è un esempio di quest’ultimo caso la sindrome dell’ovaio policistico.

Tornando all’alimentazione, bisogna fare attenzione agli acidi grassi Omega-6, che si trovano in degli alimenti ben specifici e che vengono ritenuti nocivi. Al contrario degli acidi grassi Omega-3. I primi si trovano in prodotti come gli oli di semi di soia e di girasole, oltre che in alimenti trasformati, di qualsiasi tipo essi siano.

Perdite di memoria, una spiegazione può arrivare da tavola

Dei cibi sani e naturali che dovremmo mangiare sempre (Foto Canva – Inran.it)

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Se si viene a creare uno squilibrio tra Omega-6 ed Omega-3 con la predominanza dei primi, allora potrebbe verosimilmente manifestarsi una tendenza anche marcata ad essere soggetto a delle perdite di memoria. A sostenerlo sono i risultati convergenti di 14 studi ben distinti compiuti in merito.

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Sotto accusa ci sono, più nello specifico, la carne rossa ed i formaggi, che hanno tra i loro effetti negativi quello di ridurre l’efficacia dei processi di elaborazioni cognitive.

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Cosa che espone chi ne abusa ad essere maggiormente incline a subire delle disfunzioni di carattere neurologico ed a perdite di memoria, nella fattispecie. Per farla breve, quel che mangiamo si ripercuote in maniera diretta sulle funzioni cerebrali.

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Premesso che qualsiasi comportamento od effetto negativo che si ripete nel tempo dovrebbe sempre essere approfondito con un consulto dal proprio medico di base e da uno specialista, in questo caso abbiamo l’ennesima conferma di come mangiare bene e senza eccessi garantisca il benessere totale non solo del fisico ma anche della mente.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.