Avete mai sentito parlare della rupofobia? Si tratta di una fobia che può compromettere la qualità della vita di chi ne soffre: ecco cos’è.
Il termine rupofobia indica la paura dello sporco. Questo tipo di fobia è una particolare forma di disturbo ossessivo compulsivo che si concretizza nella costante necessità di pulire l’ambiente circostante e dedicarsi in modo spasmodico alla propria igiene personale. Scopriamo insieme quali sono le cause che possono determinarne la comparsa, come si manifesta e cosa fare per cercare di guarire, recuperando serenità e benessere.
Il termine rupofobia deriva dal greco e significa letteralmente timore del sudiciume. Chi ne è affetto, infatti, presenta una paura irrazionale e del tutto ingiustificata dello sporco.
Si tratta di una vera e propria patologia psicologica, che provoca uno stato di forte ansia nelle persone che ne soffrono. La gravità di questo disturbo è variabile: essa spazia da forme lievi che possono essere tenute sotto controllo a una vera e propria ossessione, incompatibile con ogni altra attività umana e sociale.
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Quali sono le cause della rupofobia? Ad oggi, non è pienamente nota la ragione, o le ragioni, alla base dell’insorgenza di questo disturbo. Tuttavia, a determinarne la comparsa sono spesso traumi emotivi, come:
Anche l’educazione ricevuta durante la propria infanzia potrebbe avere un ruolo nello sviluppo di questa fobia. Infatti, sembra che un atteggiamento eccessivamente rigido e severo da parte dei caregiver porti gli individui ripofobici ad adottare comportamenti di controllo che arrivano ad un estremo disfunzionale.
Come si manifesta questo disturbo? Gli individui affetti da rupofobia tendono a pulire ossessivamente se stessi e la propria casa. Qualora le operazioni di pulizia non siano possibili, essi tendono a manifestare una serie di segnali di disagio, tra cui:
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Inoltre, chi soffre di questo disturbo generalmente presenta sintomi che costituiscono una somatizzazione del proprio malessere psicologico, come:
Sono proprio questi segnali che consentono di distinguere tra un soggetto rupofobico e una persona che si dedica frequentemente alle pulizie domestiche, pur non essendo in presenza di condizioni patologiche: la sintomatologia fisica riconducibile all’angoscia, infatti, è un importante indizio per la diagnosi di rupofobia.
Fortunatamente, guarire da questo disturbo è possibile. Se non trattata, infatti, la rupofobia può provocare profonde conseguenze sulla qualità della vita di chi ne è affetto.
In primo luogo, gli effetti negativi riguardano la sfera sociale dell’individuo, che si isola progressivamente da tutti i suoi affetti, evita di fare nuove esperienze e può avere anche problemi sul lavoro.
Inoltre, le persone che soffrono di questo disturbo non sono esenti da effetti collaterali di tipo fisico: il rischio, infatti, è quello di sviluppare una vera e propria dipendenza dai prodotti per la pulizia, che potrebbe provocare danni respiratori e cutanei.
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Come si guarisce dalla rupofobia? Come anticipato, generalmente le persone che sviluppano questo disturbo hanno subito un trauma. Per questo, è indispensabile iniziare un percorso di psicoterapia volto a comprendere le origini del malessere.
Solo superando l’evento traumatico del passato che ha determinato l’insorgenza di questa patologia, infatti, sarà possibile recuperare la serenità e riacquisire il controllo della propria vita.
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