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10 tradizioni natalizie troppo strane per essere vere eppure esistono

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Al mondo esistono tantissime tradizioni natalizie, alcune sono davvero troppo strane per essere vere: ne conoscete qualcuna?

Natale in un ranch (Canva)

Il detto recita “paese che vai, usanza che trovi”, e quando si tratta delle feste natalizie, ogni paese si sbizzarrisce con una serie di tradizioni e di culti personali. In tanti paesi si celebra il Natale a modo proprio, in alcuni casi, ci sono tradizioni davvero originali, altre sono davvero bizzarre. Diamo uno sguardo alle più strambe.

Ad esempio, la prima che ci viene in mente è legata al mito del Krampus tedesco. Nelle nazioni di lingua tedesca, come Germania, Svizzera e Austria, esiste il culto del Krampus, una creatura maligna che, secondo la leggenda, punisce i bambini cattivi, agendo in contrapposizione a Babbo Natale. Il Krampus, dall’aspetto terrificante, spaventa i bambini, minacciando di rapirli.

Le tradizioni di Natale più bizzarre in giro per il mondo

Costumi da Krampus (Canva)

In Norvegia, le streghe sono molte temute, specialmente durante le feste di Natale. Durante la vigilia, ad esempio, i cittadini nascondono tutte le scope nei ripostigli, in modo tale che le streghe non possano impossessarsene e solcare i cieli spaventando tutti.

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Anche in Italia c’è una strega davvero leggendaria, questa però non è malvagia, ma buona, la conosciamo col nome di Befana, che altro non è che una vecchietta che, in groppa alla sua scopa, il 6 gennaio viene a far visita ai bambini, portando loro dolcetti contenuti nelle calze. I bambini buoni riceveranno dolci, caramelle e giocattoli. Quelli cattivi, invece, nella calza troveranno solo carbone.

Le tradizione più bizzarre legate al Natale

Epifania in Italia (Canva)

In Galles c’è un’usanza particolare. Si è soliti rivestire il vero teschio di un cavallo con un lenzuolo bianco. Al collo viene appesa una campanella e, quando questa viene fatta suonare, un gruppo di persone inizia a insultarsi in rima gallese. Uno strano modo di festeggiare il Natale, una tradizione chiamata Mari Lwyd, conosciuta come “giumenta grigia”.

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In Giappone si è soliti consumare pollo fritto per Natale. Così come noi acquistiamo panettone, torrone e pandoro, in Oriente si ordina direttamente a casa pollo fritto, torta e champagne. In Messico esiste la “notte dei ravanelli”, che si celebra il 23 dicembre. Si tratta di un festival in cui ogni bottega vende ravanelli intagliati e messi a decorazione natalizia. Le sculture si mettono come centrotavola.

Il Natale in giro per il mondo

Natale in spiaggia (Canva)

In Guatemala si esorcizza l’influsso del demonio bruciando tutti gli oggetti obsoleti e considerati malvagi. Durante la notte del 6 dicembre, i cittadini escono in strada e danno vita a una serie di piccoli roghi. Ogni strada ha il suo, e poi si brinda tutti insieme con punch alla frutta e ciambelle calde.

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In Australia il Natale è caldo, essendo nell’emisfero meridionale del pianeta. Per questo motivo, lo si celebra andando in spiaggia, dove la temperatura è di circa 30°. In Venezuela, invece, si pattina. Si va a messa senza utilizzare veicoli motorizzati, quindi si utilizzano pattini.

Il tronco natalizio della Catalogna (Canva)

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In Ucraina si utilizzano le ragnatele come decorazioni natalizie, a simboleggiare l’unione della famiglia, mentre in Catalogna, Spagna, c’è la tradizione del tronco di Natale. Si celebra dall’8 dicembre, in questa giornata, le famiglie depongono sotto dei tronchi dei piccoli regali, e lo alimentano con regali e caramelle fino al 24. La Vigilia, il tronco viene messo nel camino e le famiglie possono scartare i regali e fare incetta di dolci.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.