C’è chi muore per lo stress da lavoro eccessivo. Si tratta di una vera e propria patologia moderna, che non va mai e poi mai sottovalutata.
Lo stress da lavoro è un qualcosa che rischia davvero di rovinare la vita di chi viene travolto da questa condizione. Parliamo di qualcosa che molto facilmente rischia di tramutarsi in qualcosa di grave, di estremamente limitante. E che può influire in maniera grave anche quelli che sono i rapporti sociali.
Pensate che proprio lo stress da lavoro rappresenta la principale causa di suicidi in Giappone, dove gli obblighi legati alla vita professionali possono diventare molto facilmente assai vincolanti ed oppressivi. C’è una parola ben precisa che simboleggia questa terribile situazione: “karoshi”. Ed in lingua nipponica vuol dire proprio “morte per il troppo lavoro”.
Quando lo stress da lavoro eccessivo si presenta, fanno la loro comparsa dei precisi sintomi. I quali restano bene evidenti in maniera cronica. Se notiamo che queste cose si ripetono, allora sarà il caso di intervenire. E non importa cosa e per quanto tempo, dovremo rinviare tutto per pensare a noi stessi. Perché la salute è più importante e viene prima di tutto.
I sintomi dal troppo lavoro che più facilmente possono presentarsi in un individuo che rischia di farsi travolgere sono i seguenti:
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Ci sono anche dei lavori che sono più predisposti di altri ad esporre una persona al troppo stress. Basti pensare al poliziotto, al chirurgo od a chiunque svolga una professione pericolosa e che richiede ogni volta un notevole dispendio di energie, sia fisiche che mentali.
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Tra i fattori che possono portare ad un eccesso di stress sul posto di lavoro (condizione che poi finisce con il ripercuotersi anche nella propria vita privata e con le relazioni con amici e famiglia, n.d.r.) ci sono il carico di lavoro, gli orari, la pianificazione dei compiti.
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Ma anche il non sentirsi all’altezza, ed il mobbing. Ovvero i maltrattamenti sul posto di lavoro, con atteggiamenti di bullismo da parte di colleghi o di superiori.