Vediamo come e quando piantare le more per poi godere dei buonissimi frutti durante la stagione calda: alcune informazioni.
Coltivare le piante di more, prive di spine, non è difficile, richiede soltanto alcune accortezze. Queste crescono un po’ ovunque, nelle zone più verdi e fresche, ma possiamo piantarle direttamente in giardino per godere dei meravigliosi frutti. Avere sempre a portata di mano questi frutti squisiti è certamente un vantaggio.
Possiamo sfruttare le more per la preparazione di ottime marmellate, o per preparare dolci, come torte e crostate, oppure mangiarle fresche, nella macedonia. La coltivazione è semplice, non essendo piante troppo esigenti. Si adattano a ogni tipo di terreno e non hanno troppi problemi con il clima. Vediamo come e quando piantarle.
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Le more sono piante robuste e molto resistenti, capaci di cresce in qualsiasi tipo di terreno. Naturalmente, meglio fornire terreno e ambiente simile al loro luogo di crescita naturale, ossia le aree boschive. Meglio quindi piantarle in zone umide, magari accanto ad alberi, in modo che possano prendere ombra e stare al fresco.
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Il terreno migliore è quello per piante acidofile, al quale somministriamo del concime organico. L’esposizione alla luce, però, non deve essere ignorata. È dai raggi del sole che le more traggono sapore e consistenza, perciò devono ricevere luce per qualche ora. Il periodo migliore per piantare le more è in primavera, a partire da metà marzo.
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Si possono piantare a anche a novembre, in questo periodo esatto, specialmente al sud Italia, dove le gelate anticipate sono rarissime. Mettiamo a dimora le giovani piantine e lasciamole a una distanza di almeno un metro l’una dall’altra. Le piante le sosteniamo agganciandole a paletti di legno, in modo che possano crescere sane e robuste, senza difficoltà.
Il consiglio è quello di trapiantare le more lontano da terreni che presentano altri frutti, come fragole, lamponi oppure solanacee. Questo perché le more sono meno soggette a malattie fungine, e mettendole ravvicinare alle altre specie potrebbero infettarsi.
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In estate, per prevenire le malattie, possiamo irrigare il terreno con un decotto a base di equiseto e di ortica. Importante è anche la pacciamatura, sia in estate che in inverno, da praticare ogni due anni. In questo modo, si protegge il terreno, lo si mantiene fresco e umido, e si proteggono le radici dei rovi dall’aridità, dai raggi del sole e da ogni agente esterno. Una corretta coltivazione ci regala succosi frutti tutti da gustare.